Perugia, Bucchi non vuole abbassare la guardia: “Rispetto ma non timore del Cittadella”

Il Perugia è in un buon momento ma l’imperativo è pressochè categorico: non abbassare la giardia proseguire su questa strada per attaccare le primissime posizioni della classifica. Al Curi arriva il Cittadella, capolista a sorpresa ma meritatamente, ma i biancorossi vogliono la quarta vittoria di fila, cosa che nella serie cadetta non avviene da due anni, vale a dire dall’era Camplone. Cristian Bucchi ne è consapevole e inizia una conferenza stampa iniziata con quasi mezz’ora di ritardo facendo la consueta conta degli indisponibili: “Domani non saranno disponibili Del Prete, Drole e Mancini, che dalla settimana prossima riprenderanno parzialmente. Di Nolfo e Santopadre ne avranno per un po’ più di tempo, ma speriamo con il loro rientro di avere presto la rosa al completo”. Il tecnico, dopo qualche settimana per così dire di pausa, si è discostaro sulla formazione: “Ho dei piccolissimi dubbi, ma credo che non si discosterà da quella di domenica scorsa”. Pochi indisponibili quindi e relativa difficoltà nello scegliere: “È difficile per memlasciare fuori gente che meriterebbe di giocare, ma è positivo avere giocatori che si sentano comunque titolari. All’inizio siamo stati sfortunati a non avere il gruppo al completo e non poter scegliere, ma per me tutti sono diversi magari come calciatori, non certo come uomini”. L’abbondanza riguarda precisamente il centrocampo: “Abbiamo sei elementi importanti, tra questi Acampora, mentre Ricci ha bisogno di sentire con i fatti la fiducia che meriterebbe. Ma bisogna dare seguito agli equilibri trovati, cambiare sempre non va bene”. Si passa poi ad analizzare la partita di domani: “Per noi sarà difficilissimo, affronteremo una squadra che ha espresso valori importanti. Da 15 trasferte non perdono, hanno il miglior attacco; questi numeri devono essere sufficenti a farci alzare le antenne. Affronteremo questo avversario con umiltà, ma senza paura, perché il nostro percorso di crescita passa da partite come queste. Inoltre loro come squadra sono aggressivi e si conoscono bene, avendo mantenuto l’intelaiatura dello scorso anno. Saranno sicuramente da tenere in considerazione e rispettare”. Bucchi ha poi spiegato come si è arrivati al 4-3-3, il sistema di gioco che ha permesso al Grifo di trovare la quadratura del cerchio: “All’inizio eravamo un po’ condizionati dalle scelte di mercato; pensavamo di fare un 4-2-3-1 poichè speravamo tornasse Aguirre, che vicino ad un’altra punta poteva far bene. Poi questo non è avvenuto e ho cercato di adattare le mie idde a quelle della squadra, perchè questa deve essere farina del mio mestiere. Così abbiamo optato per questa soluzione, sfruttando le qualità dei centrocampisti”. Ma questo Perugia infine, puo ripercorrere le orme di Carpi e Crotone? “Il nostro obbiettivo è lavorare giorno dopo giorno – ha concluso Bucchi – con lo spirito di chi vuole salvarsi, ma è chiaro che dentro di noi c’è io desiderio di vederci più su. La classifica? Non la guardavamo prima e non la guardiamo ora, altrimenti rischieremmo di perdere di vista il nostro percorso settimanale”.

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