Perugia, Bucchi: “Viviamo queste emozioni al massimo!”

Tutto confermato: già questo pomeriggio il Perugia partirà per Benevento. Con un giorno di anticipo rispetto al programma originario. Questa è la ragione per la quale la societa ha anticipato ad oggi la tradizionale conferenza stampa della vigilia, che avrebbe dovuto avere luogo quindi domani. Cristian Bucchi ha ancora qualche dubbio: “Tranne Rosati e Belmonte vengono tutti. Dobbiamo valutare Dezi e Del Prete. Vediamo come risponderanno domani”. Nessuna preferenza per l’avversario: “È arrivata fino qui la squadra più meritevole. Saranno sicuramente due partite bellissime a livello di importanza e di carica emotiva, diverse dal campionato perchè erano una o due gare su 42 che non avrebbero compromesso nulla. Ora il margine di errore sarà ridottissimo. Si affronteranno due squadre che giocano a viso aperto, è come se salissero sul ring a darsele fino alla fine. Durante la stagione ci sono stati momenti in cui abbiamo fatto meglio e altri in cui siamo stati in difficoltà”. Il Benevento non è una sorpresa, tutt’altro: “È una società solidissima, con un allenatore che ha fatto molto bene negli ultimi tre anni. Hanno un organico importante ed è troppo facile parlare del solo reparto avanzato. Sono sempre stati lì ed arrivano a giocarsi la serie A con pieno merito”. I botteghini sono stati presi d’assalto, segno che l’aria sta cambiando? “Direi di sì – ammette il tecnico – Perugia sta capendo che siamo ad un passo e possiamo farcela realmente”. Recentemente si è visto un Grifo diverso: “Nelle ultime sei sette gare, un po’ per necessità e un po’ per indisponibilità, dovevamo tenere vivo il campionato e abbiamo osare e rischiare a costo di concedere qualcosa. Il nostro intento sabato sarà quello di dominare a prescindere dall’avversario”. Grandi aspettative su Stefano Guberti: “Sono sicuro che potrà essere determinante. Ha pagato l’inattività prolungata. Ha fatto un girone di andata strepitoso, nel ritorno ha pagato fisiologicamente la lontananza dai campi. Quattro anni si fanno sentire”. Le scelte iniziali saranno dettati da una caratteristica particolare: “Valuterò l’aspetto fisico. Servono giocatori in grado di reggere delle gare ravvicinate. Una rosa del genere mi offre più varietà di scelta. Vedremo di volta in volta. Se ho l’undici titolare in testa? Si, ma mi prendo un giorno in più per essere sicuro che alcuni giocatori smaltiscano al meglio i carichi di lavoro”. Quale sarà infine l’ultima cosa da dire alla squadra: “Niente di particolare, dobbiamo essere quel muro granitico che abbiamo dimostrato di essere per buona parte del campionato. Inoltre è bene vivere queste emozioni al massimo, sarebbe un peccato non farlo. Ma la cosa più importante è non avere rimpianti per non averci provato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.