Perugia, in attesa dei playoff riecco Nakata: “Questa città per me sarà sempre serie A”

Mentre la squadra è a Mestre a trascorrere la vigilia dello scontro playoff contro il Venezia, Perugia città si è risvegliata con una novità tanto bella quanto inaspettata. A sette anni dall’ultima apparizione (maggio 2011, partita benefica “Perugia per Sendai”), è tornato nel capoluogo umbro l’imdimenticato Hidetoshi Nakata, ex fantasista giapponese che ha vestito la maglia del Grifo dal 1998 al gennaio del 2000.

47 presenze e 12 gol, alcuni dei quali prodezze d’autore, il biglietto da visita di quello che può essere definito il miglior giocatore nipponico di tutti i tempi, il secondo ad approdare nel campionato italiano (era stato anticipato nel 1994 da Kazu Miura, protagonista di una fugace comparsata nel Genoa), che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori dei tifosi biancorossi.

Particolare la sua storia: a soli 29 anni, dopo esperienze importanti con Roma (dove ha vinto uno scudetto risultando decisivo in alcune circostanze), Parma (una Coppa Italia conquistata da protagonista quasi assoluto), Bologna e Fiorentina, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo al termine del suo terzo mondiale giocato con il suo Giappone (1998, 2002, 2006) dapprima per intraprendere un viaggio in solitario in giro per il mondo e poi per occuparsi di imprenditoria locale.

Giunto con una troupe televisiva del suo paese per ripercorrere le tappe della sua avventura italiana, Nakata è arrivato al Curi poco prima delle 15 per poi visitare il museo e poi calpestare nuovamente quel prato che lo ha visto tante volte protagonista. Infine, un breve incontro ai cronisti sempre all’interno della struttura. “È sempre grande l’emozione tornare qui a Perugia – apre così l’ex asso del Sol Levante – che considero sempre la mia casa”. Prima partita in assoluto contro Inzaghi, la terza contro Nesta, che domani saranno avversari in panchina. Sull’ex difensore, ora tecnico biancorosso, l’ex centrocampista dice scherzando: “Nesta non mi piaceva perché era troppo forte”. Poi torna serio e rivolge un augurio alla sua vecchia squadra: “Speriamo riesca a vincere perchè per me Perugia è stata e sarà sempre serie A. Se guarderò la partita? Non lo so”. Ecco infine cosa ha lasciato Perugia a Nakata: “È stata la mia esperienza più importante, sia per la gente, che per vita che per il cibo. Scelta migliore non potevo fare. Senza tutto questo sarebbe stato tutto molto più difficile”.

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