Perugia, la situazione a quattro giorni dal derby: speranza Pajac
Nemmeno il tempo di godersi il blitz importantissimo di Carpi che è già tempo di pensare alla partita per eccellenza, il derby con la Ternana. Già da ieri pomeriggio il Perugia ha ripreso gli allenamenti, e da oggi fino a sabato compreso si andrà avanti con sedute mattutine (a porte rigorosamente blindate) fino a sabato, giorno in cui Roberto Breda, ex della partita, parlerà ai giornalisti nella tradizionale conferenza stampa della vigilia.
Un assenza ed un possibile recupero in vista di domenica: il giallo rimediato nei minuti di recupero del match del Cabassi è costato un turno di squalifica a Santiago Colombatto (ammonito ed in diffida), mentre c’è la fondata speranza, espressa dal tecnico nel dopo partita, di riavere a disposizione Marko Pajac, fuori dalla partita del venerdì santo contro la Cremonese. Ancora difficile stabilire se il forte laterale croato partirà titolare, potrebbe farcela almeno per la panchina. Out Bandinelli, operato nei giorni scorsi: la stagione per lui è da ritenersi conclusa. Arruolabile invece un altro ex, Gonzalez, anche la difesa, nonstante Magnani sia ancora indisponibile, dia ampie garanzie.
Due le ipotesi di formazione ad oggi. La prima è la conferma del 3-5-2, che potrebbe non discostarsi troppo da quella di martedì scorso: difesa con Volta, Del Prete e Belmonte (questi ultimi due, usciti un po’ acciaccati, dovrebbero comunque farcela); centrocampo con Mustacchio a destra, Gustafson, Bianco e Buonaiuto in mezzo, Terrani o Pajac (se recupera) a sinistra. Conferme quindi possibili per l’ex Latina, sempre più a suo agio nel ruolo di mezzala, e l’ex Lucchese, che a Carpi ha giocato molto bene. Davanti, ovviamente, Cerri e Di Carmine. La seconda è il passaggio al 3-4-1-2, con la coppia centrale di centrocampo che sarebbe formata da Bianco e Gustafson e Diamanti alle spalle di Cerri e Di Carmine.
Le percentuali? Rispettivamente il 70 ed il 30%, fatto piuttosto realistico perchè lo stesso tecnico aveva detto di “dover lavorare di più” su questa soluzione tattica. Con il Venezia infatti si è visto che Diamanti e Cerri tendevano un po’ a pestarsi i piedi ed è difficile che Breda, visto il poco tempo a disposizione, opti per questo schieramento. Molto più facile che ripieghi sul primo, che ha dimostrato molto più equilibrio. Qualità fondamentale in un momento così determinante in questa stagione.