Perugia, Moscati torna a titolo definitivo

Come era già chiaro da tempo la rifondazione del Perugia partirà da una vecchia conoscenza. Sfumato il ritorno del difensore Scognamiglio, in procinto di accasarsi al Pescara, è oramai certo che quello di Marco Moscati (1992) andrà a segno. Le resistenze del Novara sembra siano state vinte dato che il presidente Massimiliano Santopadre ha alzato a 350 mila euro l’offerta per l’acquisto del suo cartellino a titolo definitivo. In questi ultimi anni il centrocampista livornese si è parecchio migliorato, convincendo la dirigenza ad investire nuovamente su di lui in questa sessione di mercato: può infatti agire, oltre che da mezzala, la posizione in cui indiscutibilmente rende meglio, anche da regista arretrato, trequartista o terzino destro, essendo in possesso di buone qualità tecniche, affinate in questi ultimi anni. La sua carriera inizia nel settore giovanile del Livorno, squadra della sua città natale, dove nel 2010/11 ha la possibilità di debuttare in prima squadra nel match contro il Frosinone. Poi tre anni di prestito al Perugia, dove vince due campionati siglando dei gol importanti, primo tra tutti quello che decide lo scontro diretto contro la formazione ciociara che vale il ritorno dei Grifoni in B dopo 9 anni. Nell’estate 2014 il ritorno a Livorno, dove disputa due stagioni da titolare, prima del passaggio all’Entella, dove continua a trovare continuità. La sua migliore annata sul piano personale è quella appena trascorsa in quel di Novara, dove i 6 gol in 39 presenze non bastano ad evitare la C. E ora è pronto a riprendersi le chiavi di una squadra che ha lasciato, come ha più volte amato ripetere, malvolentieri. Per lui contratto triennale che attende solo di essere firmato.

Movimenti anche negli altri reparti. Ufficiali sia l’arrivo a titolo definitivo del difensore Filippo Sgarbi (1997) sul quale però l’Inter vanta il diritto di recompra, e la cessione di Giangiacomo Magnani (1995) alla Juventus che lo girerà altrove, sembra arenarsi la trattativa che dovrebbe portare l’olandese Jordy de Wijs (1995) in biancorosso per divergenze economiche tra le due società. Si attendono sviluppi, ma il rischio che questo tulipano possa appassirsi prima del tempo ad oggi esiste.

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