Perugia, parla l’ex Simone Sini: “A Perugia il mio anno più bello”

Perugia – Virtus Entella, oltre ad essere un crocevia importante per entrambi, sarà anche la sfida degli ex. Due infatti i giocatori biancocelesti che hanno fatto parte nelle passate stagioni dell’organico del Grifo: mentre Nicolò Fazzi dovrà disertare a causa della convocazione dell’Under 21, sarà presente in carne ed ossa Simone Sini, classe 1992, in biancorosso nella stagione 2013/14, quella per intenderci del ritorno in serie B dopo nove anni di assenza. Una sola annata quindi per il prodotto delle giovanili della Roma, ma densa di emozioni e soddisfazioni. Il nostro portale lo ha contattato in esclusiva per raccogliere tutte le sue sensazioni a pochi giorni da una partita che giocoforza non può essere come tutte le altre per chi ha fornito un contributo importante per centrare questo importantissimo traguardo.

Simone, hai passato un periodo breve ma intenso a Perugia. Cosa proverai quando varcherai il tunnel degli spogliatoi?

Sicuramente tanta emozione. Ho passato in maglia biancorossa un solo anno ma il più bello della mia carriera fino ad ora. Questi sentimenti li proverò soltanto all’inizio poi ovviamente si penserà alla partita. Avrò molto piacere di vedere persone che ancora sento come Filipe, a cui sono molto affezionato

Aspetti positivi e negativi dell’avventura perugina?

All’inizio non eravamo partiti benissimo. Ho avuto delle difficoltà perchè volevano farmi fare il terzino a tutti i costi ma poi sono ststi bravi a capire il mio vero ruolo. Era un gruppo di amici compresi l’allenatore e il suo secondo che ci hanno fatto star bene e fare bene, non facendoci mai pressione. Le critiche iniziali? Io vado in campo e non sento nulla. Lavoro per farmi trovare pronto. Se qualcuno pensa che io non sia all’altezza è un problema suo

Qual’è stato per te il momento più importante di quell’annata, a parte il quattro maggio?

Dire il match con il Frosinone è scontato. Io mi soffermerei sulla partita dell’Aquila, in cui Robert (Stillo ndr) è entrato quando eravamo in dieci e ha parato il rigore facendosi trovare pronto dopo mesi passati a fare il secondo. Quel risultato ci ha dato una grande carica per il prosieguo di quella stagione

Sembrava che potessi rimanere anche nel primo anno di B, ma invece non è accaduto. Come mai?

Andrebbe chiesto a Goretti e Santopadre. Evidentemente non credevano in me in serie B e le parole che dicevano, a me come ad altri, di avere un progetto a lungo termine non hanno poi trovato riscontro nei fatti. Sarebbe stato importante mantenere uno zoccolo duro come il Frosinone, che poi è andato in serie A, invece hanno preferito rivoluzionare la squadra. Ma ci tengo a precisare che auguro al presidente Santopadre tutte le gioie sportive possibili perchè le merita

Com’è stato l’impatto con la tua nuova realtà?

Veramente buono. Ho trovato una società seria, un gruppo fantastico e un allenatore preparato. Sono felice perchè finalmente sono riuscito a tornare in B. Non potevo davvero chiedere di meglio

E infine, che partita ti aspetti domenica?

Molto difficile, chiusa e fisica. Del resto le squadre di Bisoli hanno queste caratteristiche. Starà a noi sfruttare le poche occasioni che ci concederanno

 

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