Perugia, positivo il primo galoppo casalingo della stagione: con la Spal è 1-1

Una calda notte di fine luglio ha fatto da cornice alla prima uscita del Perugia al Renato Curi davanti ad un migliaio di spettatori divisi tra Curva Nord e tribuna coperta.

La serata, come era già noto da tempo, ha seguito un duplice protocollo: dapprima la presentazione della rosa, con lo speaker Francesco Bircolotti che ha scandito al microfono nomi e cognomi di tutti i calciatori e i dirigenti, e naturalmente la sfida alla Spal, neopromossa nella massima serie, compagine contro cui, ironia della sorte, i biancorossi hanno trovato il loro primo successo nello scorso campionato.

Le attenzioni dei sostenitori chiaramente erano rivolte al primo “step”: i maggiori applausi sono stati riservati agli elementi della cosiddetta vecchia guardia, da Volta a Del Prete fino ad arrivare a Di Carmine e Brighi. Accolti con cuoriosità i nuovi, primo tra tutti Alberto Cerri, chiamato a caricarsi sulle spalle buona parte del peso dell’attacco del Grifone. È spettato naturalmente al presidente Santopadre l’onere (e l’onore) di prendersi la scena e dare speranze al popolo biancorosso: “Speriamo che sia un campionato simile a quello dello scorso anno, anche se la partenza non sarà delle migliori. Mancheranno dei nostri amici in curva (chiaro riferimento ai diffidati post Carpi) e ci spiace molto. Cercheremo di far vivere dei bei momenti anche a loro”. Poi il messaggio principale: “Non faccio promesse, ma ci impegneremo al massimi per portare in alto i nostri colori. Speriamo di divertirci come facciamo oramai da qualche anno”. Infine, si parla ovviamente di mercato: “Speriamo di regalare alla squadra le tre o quattro pedine mancanti – ha concluso il presidente – senza correre. Faremo di sicuro una squadra competitiva”.

Anche la partita ha rivestito, e non potrebbe essere altrimenti, una sua importanza. Anche se il Perugia affrontava un avversario di categoria superiore, era logicamente preoccupato di non steccare. Giunti da una parte e Semplici dall’altra non si discostano dalle proprie idee tattiche: 4-3-1-2 per il tecnico tifernate, con Terrani alle spalle di Cerri e Di Carmine, la cintola di centrocampo composta da Brighi playmaker e dagli interni Buonaiuto e Bandinelli, 3-5-2 invece dall’altra, con il tandem Antenucci – Paloschi sempre insidioso. Rispetto alle uscite precedenti è apparsa in progresso, almeno per i primi 45′, l’intesa tra i due attaccanti. Lo dimostra quanto accade al 6′, quando Cerri fugge sulla destra e mette al centro per il suo compagno di reparto Di Carmine, anticipato da Gomis. Sulla respinta Bandinelli piomba ad insaccare. Meno bene invece la difesa, sottoposta ad una certa pressione da parte degli estensi, cosa del tutto normale vista la qualità degli avanti avversari. Al 16′ infatti Paloschi si presenta solo davanti a Rosati, il quale si oppone con il volto, mentre al 23′ è Antenucci a vedersi ribattuto il tiro a botta sicura dalla linea dell’area piccola da Volta. Il Perugia non sta a guardare e ribatte colpo su colpo, andando vicino al gol in altre due occasioni, al 20′ con Terrani (palo sfiorato al termine di una bella iniziativa personale), e in chiusura di frazione da Di Carmine, stoppato proprio al momento della battuta a rete da Costa. Il pericolo, soprattutto viste le alte temperature, è la stanchezza che non tarda a manifestarsi.  Al 6′ della ripresa arriva il pareggio, grazie a Paloschi che sfrutta al meglio un invito di Rizzo che si era inserito sulla destra. I biancoazzurri al 20′ vanno vicini al sorpasso con una botta di Floccari, uno dei tanti neo entrati, che va a sbattere contro la traversa. Soltanto 60″ dopo Cerri potrebbe siglare il gol dell’ex, ma dopo aver saltato Gomis in uscita si allarga troppo e l’azione sfuma. Nel finale c’è gloria anche per Elezaj, che salva letteralmente il risultato su botta ravvicinatissima di Grassi.

Termina quindi 1-1 questo incontro, complessivamente positivo visto il grado di preparazione e la differenza di valori tecnici in campo. Unica nota stonata gli infortuni di Del Prete e Rosati, costretti ad uscire rispettivamente al 41′ del primo tempo per Zanon, e di Rosati, rimpiazzato da Elezaj al 10′ della ripresa in seguito ad uno scontro di gioco. Per ora va più che bene così visto che questa squadra un’identità ha già mostrato di averla, in attesa della Coppa Italia (si gioca il 6 agosto contro il Gubbio in quello che si prefigura come un attesissimo derby, preceduto da un altro test mercoledì sera a Pisa) e degli indispensabili rinforzi.

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