Perugia, Samuel Di Carmine, un bomber dal cuore d’oro: “Voglio la serie A con questa maglia”

Dopo una metà di stagione in prestito alla Virtus Entella Samuel Di Carmine si è ripreso il Perugia. Di prepotenza. A suon di gol e gran di prestazioni, che nemmeno un serio infortunio ad un piede hanno saputo fermare, l’attaccante (foto Settonce) si è consacrato in maglia biancorossa e spera di tornare in serie A dopo averla assaporata una decina di anni fa con la maglia della Fiorentina, squadra con cui ha iniziato la carriera.

Era il 25 ottobre 2006 quando Cesare Prandelli, allora sulla panchina dei gigliati, gli dà la possibilità di esordire in un Torino – Fiorentina 0-1, prendendo il posto di Reginaldo. Successivamente, l’11 febbraio del 2007, scende in campo per una seconda volta prendendo il posto di Pazzini contro l’Udinese, partita che i viola vincono per 2-0. Segue un lungo peregrinare nelle serie inferiori, con Gallipoli, Frosinone e Juve Stabia (proprio questa è la piazza del suo rilancio, con 20 gol in due stagioni), prima di passare appunto al Perugia, con il quale è molto vicino a firmare il rinnovo del contratto fino al 2019.

Sulle colonne della Gazzetta dello Sport l’eroe del Partenio fissa i suoi obbiettivi per l’immediato: “La Serie A? Da bambino sognavo di vestire la maglia della Fiorentina, la squadra della mia città, ma ora in A voglio arrivarci con il Perugia. I tifosi ce la chiedono, è giusto che sia così, perché siamo un grande gruppo con giovani forti”.

La sua stagione è stata contrassegnata da un inizio arrembante, basti pensare che persino un veterano come Rolando Bianchi è stato costretto alla resa, per poi fermarsi per un lungo periodo a causa del brutto infortunio di La Spezia. Poi la rinascita, con i tre gol (ed un quarto propiziato) di Avellino. Colui il quale a tutti gli effetti considerarsi il bomber del Grifo porta in serbo una dedica speciale: “Mio figlio domenica ha compiuto otto anni e ha iniziato quest’anno a giocare a calcio, e mi chiedeva sempre “quando fai una tripletta, così mi porti il pallone?”. Non potevo scegliere giorno migliore”.

Cattivo e spietato davanti alla porta, dal cuore tenero fuori dal campo. Il Perugia vuole tenersi stretto un giocatore, ma soprattutto un ragazzo del genere.

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