Perugia, si va avanti con Breda. Squadra in ritiro da domani

Il Perugia, malgrado tanta buona volontà, ha rimediato una nuova sconfitta. Al Venezia di Pippo Inzaghi, sorprendente (ma non troppo) seconda forza del campionato sono bastati appena sei minuti per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo e ricacciare i biancorossi in una posizione di classifica ancor più anonima e preoccupante.

Ed ecco che nel dopo gara (e non potrebbe essere altrimenti) si sono moltiplicate le voci che vorrebbero un nuovo cambio di allenatore. Sky ha addirittura ipotizzato un ritorno di Federico Giunti. Sotto la guida di Breda la tanto auspicata svolta non c’è stata: il Perugia si è dimostrata la solita squadra manovriera, con una sterile supremazia sul piano del possesso palla, senza però incidere nel modo dovuto in fase conclusiva. In più in ben due occasioni, lunedì scorso con l’Avellino e ieri con il Venezia, i Grifoni sono stati sorpresi dall’atteggiamento dell’avversario. Cosa che non dovrebbe accadere ad una formazione dall’alto tasso tecnico. Intendiamoci, il tecnico trevigiano, che resterà quindi al suo posto, ha tutte le attenuanti del caso, ma il tempo stringe. Pertanto le prossime due partite, sabato contro il Carpi e domenica 26 contro la Ternana al Liberati, potrebbero essere decisive per il suo futuro. Un’autentica fiducia a tempo, come si conviene in questi casi.

La società dal canto suo le sta tentando davvero tutte per uscire dalla crisi, in attesa della rivoluzione auspicabile rivoluzione nel mercato di gennaio. Da domani la squadra sarà in ritiro a Roccaporena per cercare di ricompattarsi e ritrovare l’autostima da troppo tempo perduta, e ci rimarrà fino a venerdì. Troppo importanti le prossime due sfide, che potrebbero rilanciare, oppure affossare, un ambiente intero. A mali estremi estremi rimedi, può essere il detto più ricorrente in questo periodo.

Mentre Santopadre invoca ancora una volta il sostegno del pubblico, un capitolo a parte meritano ancora una volta alcuni discussi episodi arbitrali: ieri l’espulsione di Cerri non c’era essendo un normalissimo contrasto di gioco ed è l’ennesimo delirio di un direttore di gara che fa il paio con rigori inventati a Palermo e Cremona (oltre ad altri penalty netti non concessi) che potevano forse cambiare faccia alla classifica di questo Perugia. Gli arbitri sembra ci tengano davvero a fare i protagonisti ogni volta che incrociano le maglie biancorosse, ma non deve assolutamente essere una giustificazione. Serve un atteggiamento diverso, da subito. Altrimenti la strada verso la Lega Pro è tracciata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.