Questione Palaevangelisti, la Sir Safety risponde alle polemiche e passa al contrattacco

Sir Safety Perugia e Comune, storia di un rapporto sempre più teso. Dopo la clamorosa protesta di ieri sera su Facebook la società del presidente Gino Sirci ha risposto con un una nota stampa dai toni piuttosto duri che riportiamo integralmente:

La Sir Safety Conad Perugia intende con la presente esprimere tutto il proprio dissenso e la propria indignazione per quanto sta accadendo circa la questione PalaEvangelisti.

In particolare si chiede, e chiede fermamente, il perché di tanto ostracismo verso una società che ormai da anni sta investendo tantissime risorse per cercare di portare ai massimi livelli la città e lo sport perugino.

Promesse non mantenute, accordi non rispettati, motivazioni incomprensibili, atteggiamento ostile, aumento smisurato delle tariffe tramite voci completamente inventate dal parte del nuovo gestore del palasport Kronogest di Muzzi e Catani. È questo il quadro che sta fronteggiando la società del presidente Sirci con parole spese e poi lasciate morire.

La tanto agognata, da due anni richiesta e promessa quarta curva che fine ha fatto? Prima si, poi forse… ora assolutamente no, a meno che non sia la stessa Sir a pagarsela. Ed il confronto con tutti gli altri palasport della SuperLega italiana (senza neanche prendere in considerazione gli splendidi impianti che si incontrano in giro per l’Europa) diventa impietoso. Un semplice macchinario richiesto dallo staff tecnico bianconero in sala pesi per poter migliorare il lavoro? Come no… e infatti non c’è.

La classe politica del Comune ha sempre detto che non c’erano i soldi per poter intervenire. Salvo poi investire svariate centinaia di migliaia di euro per una manifestazione cittadina in costume di un solo giorno…

In questo clima non certo idilliaco, domani la squadra di Boban Kovac (saranno presenti a Perugia Mitic, Podrascanin, Atanasjievic, Della Lunga, Bari, Tosi, Franceschini e Chernokozhev) inizia la preparazione alla nuova stagione. Senza una certezza.

Si è parlato tanto in questi giorni. A torto, a ragione, a volte a sproposito. E ci sta. Ma una cosa, che pure qualcuno ha ventilato, va respinta con fermezza. La Sir Safety Conad non ha (o avrebbe) nessuna intenzione di lasciare Perugia. Ha a cuore Perugia, crede in Perugia, ha investito per Perugia, ha sofferto e gioito per Perugia, ha raccolto intorno alla squadra tanti imprenditori tutti fortemente legati a Perugia.

La domanda piuttosto è un’altra. La Perugia politica vuole la Sir Safety Conad??? Questa Perugia ha a cuore una società che negli ultimi tre anni ha giocato due finali Scudetto, tre final fuor di Coppa Italia, una Champions ed una Cev Cup? Questa Perugia tiene ad una squadra che quest’anno sarà impegnata in quattro competizioni partendo in ognuna con grandi ambizioni e che ha avuto la forza, il coraggio e la capacità di portare in bianconero tanti grandissimi atleti del firmamento internazionale (la carrellata è estremamente lunga, chi ha poca memoria si può leggere il roster 2016-2017)? Questa Perugia tiene nella giusta considerazione tutta la gente di Perugia e non solo che si è appassionata alla pallavolo e che ogni domenica assiepa le gradinate del PalaEvangelisti e di ogni palazzetto d’Italia veicolando un’immagine della città sportiva e pulita?

Oppure sono altri interessi che prevalgono? Insomma, perché organizzare un concerto e soprattutto tenere bloccato un palazzetto per tre giorni proprio quando era noto che sarebbe iniziata la stagione agonistica? Cosa che difatti non ha consentito di poter ospitare una manifestazione importante come la Supercoppa Italiana. Si è detto che lo sapevamo ed è vero. Ma anche chi ha pianificato il concerto sapeva benissimo che la nostra stagione sarebbe iniziata in quelle date. È da qui che sale la rabbia per non essere stati minimamente considerati come pensiamo di meritare, sia come società, sia gli sportivi e tifosi perugini. Se questo è un palasport crediamo che almeno la precedenza spetti allo sport e non ad altri eventi piantati in mezzo al clou della stagione sportiva.

La Sir è legatissima a Perugia e lo ha dimostrato mille volte, ma è altrettanto vero, sportivamente e socialmente parlando, che la Sir è un patrimonio di Perugia. O almeno dovrebbe essere, perché così non pare.

Questo è il nocciolo della questione, questo vuole evidenziare una società come la Sir Safety Conad che è abituata a tirarsi su le maniche, a lavorare e ad agire. A fare chiacchiere e basta sono capaci tutti…”

Insomma, una questione ancora ben lontana da una effettiva risoluzione, non certo un buon viatico per una stagione che inizierà ufficialmente domani con il raduno e che deve rappresentare per forza di cose la consacrazione, almeno sul piano sportivo.

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