Sir Conad, Bernardi: “La finale più giusta”

Finalmente siamo arrivati al momento più importante della stagione. L’attesa a Perugia è spasmodica e la ragione è semplice: domani alle ore 18 si alza il sipario sulla finale scudetto 2o17/18, la terza della storia dei Block Devils. Il bilancio finora è tutt’altro che confortante, ma questa volta le possibilità di battagliare fino alla fine ci sono tutte. Nella bella di giovedì scorso, in Trento è stata travolta ed estromessa senza appello si è rivista la Perugia cinica e vogliosa di vincere della regular season.

A certificare lo stato ottimale del gruppo è coach Lorenzo Bernardi, che ha incontrato i giornalisti alla vigilia dell’incontro con la Lube Civitanova: “La squadra sta bene. Sono sempre dell’idea che il calo fisico non c’è stato perchè monitoriamo le prestazioni singole degli atleti. Questi sono momenti in cui la stanchezza mentale è dietro l’angolo. Abbiamo giocato nel modo giusto giovedì, di conseguenza i ragazzi stanno bene”.

Il tecnico della nazionale Gianlorenzo Blengini vede Perugia favorita, ma Bernardi non sembra del tutto d’accordo: “Non leggo ciò che viene dall’esterno, che magari può non corrispondere pienamente alla realtà. Meglio concentrarsi su ciò che dobbiamo fare. Civitanova è la squadra che ha più possibilità, avendo un ampio organico. Ma sono orgoglioso della stagione straordinaria dei miei ragazzi. Sarà una finale molto aperta, guadagnata con pieno merito dalle due squadre più forti. Sono contento avendo analizzato bene la semifinale: gara due, dopo i primi tre set dominati forse come non mai, poteva lasciare scorie. Gara quattro è stata persa in circostanze particolari. Poi siamo riusciti a passare il turno, sarebbe stata una delusione non farcela. Faccio i complimenti a Medei per la loro annata, mi auguro che questa sia una finale aperta a tutti i risultati, senza infortuni, perchè lo merita”.

A decidere la serie saranno i particolari: “Sono i dettagli delle singole azioni che verranno messi in campo, non un sistema o metodo di gioco diverso. Conteranno i momenti e il modo in cui fai le cose”.

Ad essere favorita sarà quindi proprio la Lube: “Arrivano da campioni d’Italia. Il fattore campo sarà importante ma non determinante. Giochiamo contro uma squadra che ha giocatori che sarebbe assurdo pensare si possano bloccare qui a Perugia”.

Si prevede grande battaglia sin dalle battute iniziali: “Non mi meraviglierei di partite o set lunghi o corti. C’è spesso un andamento altalenante, del resto i playoff sono questi”.

Giovedì si è visto uno Zar in grande spolvero, anche se il coach bianconero precisa: “I singoli possono vincere le partite, ma non i campionati. Sono fermamente convinto di questo. Quest’anno come non mai è emerso lo spirito di squadra specie nei momenti di difficoltà. Giochiamo uno sport molto veloce, se sbagli un’alzata o una difesa è difficile fare punto. È sulla coralità che metto sempre l’accento. Per quanto riguarda Ivan è cresciuto molto e sono orgoglioso del lavoro fatto con lui. Ha saputo vincere giocando in due ruoli, cosa riuscita a pochissimi”.

Bernardi è soddisfatto della sua carriera di allenatore? “Lascio giudicare agli altri il mio operato. Le persone che non vogliono mai cambiare sono stupide, anche se qualcosa di noi penso debba rimanere. Bisogma essere bravi a modificare il proprio modo di essere tenendo salda quell’essenza che ti ha permesso di arrivare a certi livelli”.

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