Sir Safety, Kovac e Sirci non mollano ma rilanciano: “La prossima finale la vinceremo”

Il day after è di quelli amarissimi. La Sir Conad Safety Perugia ha perso l’ultima battaglia, dopo essere stata vicinissima a vincere e riaprire il discorso. L’orgoglio però rimane, soprattutto per essere arrivati fino in fondo quando tutti avevano oramai celebrato, in quella domenica di Pasqua, il de profundis dei Block Devils. “Onore a Modena che ha vinto. Noi cercheremo di fare ancora meglio, abbiamo le qualità per giocare ancora un’altra finale scudetto. E vinceremo”. Sono queste le parole di Boban Kovac durante la premiazione dei canarini, piene di voglia di rivalsa. “Il futuro? Ho un altro anno di contratto – aggiunge il coach serbo – a giorni mi incontrerò con Sirci e decideremo il da farsi. Vediamo se ci sono le condizioni per fare qualcosa di più”. La palla viene subito raccolta dal presidentissimo, che risponde: “Vogliamo andare avanti con Boban, che per noi è importante, essendo una persona in gamba e un buon coach. Ci vedremo di sicuro e parleremo, ma ci deve essere la volontà e la fiducia per andare avanti insieme”. Intenzioni, quelle di rinforzare ulteriormente la squadra, che sembrano esserci, come ha confermato lo stesso patron. Il nodo è l’arrivo di Ivan Zaytsev, che farebbe schizzare in modo esponenziale verso l’alto le ambizioni della squadra: “Cercheremo di andare a chiudere anche se dovremo superare un po’ di concorrenza. Spero che l’appeal di Perugia possa fare la differenza nel fargli accettare la nostra offerta. Il discorso è fargli fare la banda”. L’eventuale approdo a Perugia dello Zar non comporterebbe una partenza di Atanasijevic: “I giornalisti a volte si divertono a mettere in giro voci non vere – ha concluso Sirci – Se perderemmo uno che vale nove per prendere un altro che vale nove e non ne vedo il senso logico e tecnico. Magnum è felicissimo e motivato per proseguire con noi e se siamo arrivati in finale è merito suo, che ci ha trascinato contro Verona e Civitanova”. Parole chiare e perentorie quelle del padrone di questa bellissima creatura: le stelle bianconere non si toccano.

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