Sir Safety, Kovac: “Zaytsev? Ci sono dei contatti. In finale siamo mancati nei momenti decisivi”

È ancora evidente in casa Sir Safety la delusione per come sono andate le cose domenica scorsa al Pala Panini. Boban Kovac, tecnico dei Block Devils, lo ha sottolineato in una conferenza stampa tenutasi davanti ad una decina di giornalisti stamane al Palaevangelisti, nella quale ha spaziato tra i temi più disparati. Si è partiti naturalmente dallo stato d’animo dopo il verdetto negativo di quarantotto ore fa, che in un certo senso profuma anche di occasione persa visto come si erano messe le cose in certi frangenti della partita: “Ovviamente non posso essere contento da sportivo e mi spiace per come è andata a finire. Si poteva sicuramente allungare questa serie, ma purtroppo nei momenti decisivi non siamo stati bravi a portare a casa la vittoria e di avere un’altra possibilità in casa nostra”. Non è stato un ritorno facile per Kovac dopo la fortunata prima esperienza in bianconero: “Quando sono arrivato – spiega il coach serbo – la situazione era piuttosto difficile per il fatto del cambio allenatore e dei timori che questo potesse comportare. Ci sono state tante situazioni strane che hanno causato inizialmente questo adattamento un po’ lento. Non abbiamo nemmeno il tempo di lavorare subito perchè abbiamo giocato tante partite ravvicinate. Normalmente si pensa che i risultati in questo modo arrivino subito ma serviva in po’ di tempo e piano piano, con i giocatori ci siamo capito e siamo riusciti a giocare una grande pallavolo”. Diverse le recriminazioni in questa finale: “In gara due, dopo che avevamo fatto quella rincorsa incredibile, pensavamo si potesse fare invece la palla è passata in mezzo al muro. Domenica scorsa invece, al tie break, l’avversario ha trovato i punti di forza in quel momento e noi siamo stati un po’ polli. Gli errori poi hanno pesato troppo. C’è tanto su cui possiamo recriminare, ma d’altra parte siamo andato in finale e in Champions da quinti e con il fattore campo sfavorevole e penso che abbiamo vissuto emozioni di alto livello”. Kovac, incalzato dai cronisti, si è poi soffermato a parlare di Aron Russell, determinante in più di una situazione in questo finale di stagione: “L’ho incontrato in nazionale quest’estate e mi è parso subito un giocatore interessante. Come molti altri doveva capire che in Italia la pallavolo non era un gioco ma un qualcosa che dipendeva dai risultati. Inizialmente ha avuto delle difficoltà non sentendosi a suo agio, ma parlando con lui spesso la risposta credo sia stata diversa dagli altri americani che giocano qui”. Non può mancare un commento sulle dichiarazioni di Sirci, che aveva dichiarato in maniera non troppo velata di spostare le attività della squadra a Firenze: “Non credo proprio possa avvenire. Qui ci sono persone che vivono per questo sport e il salto di qualità lo abbiamo fatto trasferendosi da Bastia a Perugia. Purtroppo questo palazzetto non è adatto e la presenza di altre persone può creare dei problemi, ma ci adeguiamo. Servirebbe una maggiore collaborazione, questo è uno sport di alto livello e servono strutture adeguate”. Capitolo mercato. È sempre quello di Ivan Zaytsev il nome più attuale per rinforzare la squadra: “So che ci sono dei contatti in corso e se verrà giocherà come martello ricevitore. Co darà sicuramente una grossa mano. Ha un carattere forte con cui anche io dovrò lottare. Ruoli da rafforzare? Sarà un campionato lungo e ci vuole una panchina più lunga. In qualche elemento siamo mancati, ma abbiamo avuto un solo vero ricevitore, Kaliberda, che quando non era in condizione si è visto. Non possiamo permetterci di avere questo ruolo scoperto e con Sirci e Vujevic cercheremo di portare degli elementi di livello. Mi piacerebbe poter decidere, ma è chiaro che bisogna lottare con Cina e Russia, che hanno campionati meno stressanti e dove pagano di più. Un giocatore reduce dall’olimpiade potrebbe anche decidere di andare lì per faticare di meno”. Proprio le nazionali e stato il problema principale di quest’annata: “Bisognerebbe rivedere i calendari – ha spiegato ancora Kovac – ma credo sia impossibile perchè non c’è molta collaborazione. Del resto la Federazione Internazionale vuole il suo spazio e non può che averlo durante l’estate. Difficile che club e Federazione abbiano interessi comuni e a rimetterci sono i giocatori, che spesso tornano da questi impegni distrutti”. Luciano De Cecco sembrerebbe diretto verso Modena al posto di Bruno, destinato a tornare in patria: “Io penso che resterà – taglia corto il tecnico – perchè è uno dei maggiori palleggiatori in circolazione”. Infine, Kovac conclude sull’aspetto da migliorare in futuro: “Bisogna lavorare sulla continuità. Tutti vorrebbero vincere 3-0 ma se non sei al cento per cento e non gira tutto bene puoi andare in difficoltà. La palla è rotonda e devi essere bravo a far risultato anche giocando meno bene. La personalità? Non so se a Modena sia mancata, ma è stata anche questione di fortuna, di centimetri. Potevamo come detto fare di più nei momenti decisivi ma bravi anche loro a giocare meglio”. Si chiude così il sipario su una stagione comunque positiva; ai Block Devils il compito di trasformare questa delusione in energia positiva per poter arrivare finalmente al massimo risultato possibile. Prima tappa la Supercoppa, da quest’anno allargata a ben quattro formazioni. Già lì si vedrà di che pasta sono fatti questi ragazzi.

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