Tennis, Marta Nizzo premiata a Perugia

Perugia – Dodici anni fa è riuscita a fare il trapianto di rene al Gemelli di Roma e da allora la sua passione per il tennis è aumentata di pari passo con la sua ripresa fisica e crescita sportiva fino a farla diventare per due volte campionessa mondiale di tennis per trapiantati e, lo scorso mese, campionessa europea di tennis per trapiantati e dializzati. Marta Nizzo, 35 anni di Todi, è un“esempio di forza e determinazione e per questo motivo è stata premiata mercoledì 25 luglio presso l’aula magna del polo didattico della scuola di medicina, adiacente all’azienda ospedaliera di Perugia, durante gli esami di laurea del corso di laurea magistrale in scienze e tecniche dello sport e dell’attività motorie preventive ed adattate.

All’iniziativa, moderata dal consigliere regionale Carla Casciari, hanno partecipato: Leonella Pasqualini (presidente del corso di laurea magistrale in scienze e tecniche dello sport e dell’attività motorie preventive ed adattate), Carlo Riccardi (direttore del dipartimento di medicina), Giorgio Fratini (segretario Aned Umbria), Gianluca Tassi (presidente Cip Umbria), Antonella Tiranti (dirigente servizio turismo, commercio e sport della Regione Umbria).

“Per Marta lo sport è stato un elemento trainante della sua vita – ha spiegato Carla Casciari aprendo la premiazione – sia dopo il trapianto ma anche prima, durante la dialisi. E’ un esempio di vita e premiarla oggi, durante la discussione delle tesi di laurea, è un bel segnale per questi ragazzi che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro e che potranno avere nuove opportunità. La Regione Umbria, infatti, con la legge regionale sullo sport, è una delle prime regioni d’Italia ad aver normato anche le ‘palestre della salute’, quindi uno sport adattato alle condizioni fisiche del singolo soggetto”. Concetto ripreso anche dalla dirigente Antonella Tiranti che ha detto che la Giunta sta concludendo l’iter per approvare la proposta di regolamento per “l’esercizio dell’attività dei Centri di attività motoria e delle palestre della salute”.

Giorgio Fratini, segretario Aned Umbria, ha ricordato che l’Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto onlus opera da 30 anni per insegnare alle persone l’importanza di esprimere la volontà di donare gli organi in vita. Gianluca Tassi, presidente Cip Umbria, ha sottolineato l’importanza di praticare uno sport, attività di supporto soprattutto nei momenti più difficili della vita. Leonella Pasqualini, presidente del corso di laurea magistrale in scienze e tecniche dello sport e dell’attività motorie preventive ed adattate, e Carlo Riccardi, direttore del dipartimento di medicina, infine, hanno portato i loro saluti.

Prima della premiazione Marta Nizzo, che fa parte anche della nazionale italiana di tennis trapiantati, ha raccontato di aver sempre “avuto la racchetta in mano, con qualche difficoltà anche quando facevo la dialisi, ma i veri risultati sono arrivati dopo il trapianto. Per me – ha proseguito – fare sport mi ha reso uguale ai miei coetanei. Ed oggi, ogni volta che raggiunto un risultato, c’è una parte di me che pensa al donatore che mi ha permesso tutto ciò e ringrazio infinitamente la sua famiglia”.

Subito dopo Tassi ha consegnato, a nome della Regione Umbria, una medaglia con la dedica “a Marta Nizzo esempio di forza e determinazione” mentre Guglielmo Sorci, in rappresentanza del corso di laurea triennale, una tuta brandizzata che usano gli studenti. Un rappresentante dell’Anam (Associazione Nazionale per le Attività Motorie), infine, che ha sviluppato un progetto relativo all’attività motoria nella palestra situata presso l’ospedale di Pantalla di Todi che frequenta Marta, una targa con scritto “Marta Nizzo, campionessa di sport, campionessa di vita”.

L’evento ha il patrocinio dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, dell’Università degli Studi di Perugia, del Comitato italiano paralimpico dell’Umbria e dell’Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto onlus.

Chi è Marta Nizzo

Marta Nizzo è nata a Todi 35 anni fa. Ha sempre sofferto di insufficienza renale cronica ed, intorno ai 10-12 anni, i medici che la seguivano le avevano suggerito di fare un’attività sportiva. Marta ha provato varie discipline per poi decidere, nel corso del tempo, di praticare il tennis. Un amore per questo sport che l’ha anche portata a continuare a giocare – seppur con molta difficoltà – anche quando faceva la dialisi.

Dodici anni fa, però, Marta è riuscita a fare il trapianto di rene al Gemelli di Roma e da allora la sua passione per il tennis è aumentata di pari passo con la sua ripresa fisica e crescita sportiva. Oggi, infatti, è regolarmente tesserata con il Tennis Club Todi e milita nella categoria 4.1. Disputa alcuni dei tornei legati ai circuiti Fit del Centro Italia. Ma non solo. Oggi fa parte della nazionale italiana di tennis trapiantati. E’ pluricampionessa mondiale di tennis per trapiantati ed europea di tennis per trapiantati e dializzati. Si tratta di manifestazioni sportive organizzate allo scopo di dimostrare l’importanza della donazione degli organi.

Il primo titolo lo ha conquistato a Göteborg in Svezia, in occasione dei Mondiali del 2011, vincendo l’oro sia nel singolare che nel doppio femminile. Il secondo è arrivato nel 2017 a Malaga, in Spagna. Anche in questo caso Marta ha vinto l’oro mondiale nel singolare femminile ed il bronzo nel doppio misto. Il mese scorso, invece, per la prima volta ha preso parte a Cagliari al Campionato Europeo per trapiantati e dializzati. In Sardegna ha vinto l’oro nel singolare femminile ed il bronzo nel doppio misto.

Ora Marta si continua a preparare con l’intenzione di partecipare nel 2019 ai Mondiali (si tengono ogni due anni), in programma a Newcastle-Gatehead in Inghilterra. Da tre anni si sta allenando non in una palestra convenzionale ma in una specifica. Con sua grande soddisfazione è seguita dall’Anam (Associazione Nazionale per le Attività Motorie), che ha sviluppato un progetto relativo all’attività motoria rivolto a persone con cardiopatie e/o fattori di rischio cronico cardiovascolare (paziente cronico stabilizzato), nella palestra situata presso l’ospedale di Pantalla di Todi.

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