Ternana, Breda si presenta: “Terni una delle poche piazze con un tifo genuino”

Dopo aver diretto l’allenamento pomeridiano, rigorosamente a porte chiuse, Roberto Breda (nella foto, tratta dal sito ufficiale della società rossoverde, in mezzo al preparatore Atletico Matrangolo e al suo vice Carlo Ricchetti, compagno di mille battaglie nella Salernitana di Delio Rossi) ha parlato per la prima volta a stampa e tifosi da neo tecnico rossoverde insieme al ds Guglielmo Acri e a tutto lo staff tecnico che lo accompagnerà in questa nuova avventura. Per l’ex allenatore del Latina dei miracoli contratto annuale. Una scelta dettata dal buon senso: “L’ultima volta che ho firmato un biennale abbiamo visto tutti com’è andata (riferendosi evidentemente all’ultima stagione in terra laziale ndr) – ha detto Breda nella sala stampa del Liberati – La nostra è una scelta dettata da tanti motivi”.  Ma perché Terni? “Perché è una delle poche piazze con un calcio e un tifo genuino. Un po’ ruspante, genuino e vero. In tanti posti non é più così”. L’allenamento come detto è stato inibito a giornalisti e tifosi. Scelta dettata da una precisa motivazione: “L’obiettivo era il vantaggio di qualche sorpresa nel modulo, volevo provare ad avere l’incognita, ma ho visto che é una scelta impopolare. La squadra si è sempre impegnata tanto, ha un buon organico, ora deve diventare buona squadra. Dobbiamo lavorare tanto per andare a prendere quello che vogliamo. Non servono alibi, dobbiamo essere concentrati. C’é da capire tante cose, e conoscersi in allenamento è fondamentale. Quando si subentra è importante cercare di trovare risposte giuste. Uno dei nostri obiettivi è prendere meno gol: non perdere energie in chiacchiere, serve impegno e atteggiamento giusto”. Si partirà da una base competitiva e il neo allenatore delle Fere ne è perfettamente consapevole: “Sarà il tempo il nostro più grande nemico. Ma non voglio alibi, né per me né per i giocatori. L’obbiettivo è fare punti per salvarsi, concentrandosi su ogni partita e provando a vincerla.  Noi tecnici dobbiamo far risultato: gli ultimi due anni ho fatto un campionato importante e uno meno e in quest’ultima occasione sono stato esonerato. Se non fai risultati nessuno si ricorda del tuo passato, è normale”. Breda non sarà solo in questa nuova esperienza: “Ceravolo lo conosco dai tempi di Reggio Calabria mentre con Coppola ho giocato a Salerno”. Infine, sul modulo da adottare il tecnico è abbastanza chiaro: “Il modulo? Va analizzato quanto fatto prima e le caratteristiche dei ragazzi che ho. Cercherò di aiutare i ragazzi plasmando la squadra in modo da valorizzare le caratteristiche di ognuno. Mi spetta tanto lavoro, come spetta a tutti i tecnici. Solo col lavoro e con la comunicazione si possono trovare soluzioni migliori. Voglio trasmettere le mie idee con efficacia. Il 3-5-2? So cosa mi ha dato,  ma dipende anche dalle condizioni del gruppo e da quello che dice il campo. Le decisioni le prendo anche in base a come rispondono i ragazzi”. Breda ha le idee chiare: zero alibi e tanta voglia di rialzarsi e riscattarsi. Anche perché la classifica adesso non può davvero più aspettare.

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