Ternana, Carbone: “A Latina con tanto amor proprio”

Benito Carbone vuole continuare su una strada che sembra davvero essere quella giusta. Una vittoria e tre pareggi, l’equivalente di quattro risultati utili consecutivi, è il biglietto da visita di una squadra che si affaccia a Latina per affrontare un avversario che di successi è ancora all’asciutto. Sulla panchina dei laziali c’è Vincenzo Vivarini, cercato dai rossoverdi in estate, ma l’attuale tecnico guarda ovviamente in casa sua e alla situazione non bellissima degli acciaccati; “Dobbiamo valutare Avenatti e Germoni, che ieri hanno svolto mesoterapia tutti e due per cercare di togliere il dolore. Avenatti ha una distorsione alla caviglia sinistra, Germoni una contusione al collo del piede. Li vorrei schierare ma devo ovviamente capire se sono disponibili”. Al centro della difesa potrebbe invece nuovamente trovare posto Alberto Masi: “E’ un elemento che porto con me ed è importantissimo. Gli manca solo minutaggio”. Per il resto gli altri stanno tutti bene: “Sono a posto ma abbastanza stanchi. Ad esempio Zanon e Meccariello le hanno giocate tutte ma stanno tenendo duro, a testimonianza del grande attaccamento alla maglia”. Altri potrebbero rientrare a breve: “Coppola sarà in gruppo lunedì, si sta già allenando. Della Giovanna e Dugandzic sono disponibili. Bacinovic? Ha un po’ recuperato ma senza di lui in mezzo al campo perdiamo in qualità, ma poi devi fare delle scelte. Petriccione, per esempio, può fare entrambi i ruoli, ma secondo me è una mezzala, pur potendo fare anche il mediano, ha personalità, ma non ha gli stessi tempi di gioco”. L’attacco è ancora poco pungente, ma il tecnico ha detto a chiare lettere “di non essere preoccupato. Lo farei solo se in attacco non ci arrivassimo. Ci arriviamo poco a causa della stanchezza nelle gambe. Martedì ho dovuto pensare principalmente alla fase di non possesso per rimanere compatti”. Il Latina come detto non ha mai vinto, ma Carbone ha ammonito che “ogni partita fa storia a se. E’ importante muovere la classifica continuamente. E’ una squadra importante capace di pareggiare col Novara nonostante l’inferiorità numerica. Possono cambiare modulo, hanno giocato con due moduli diversi, e io devo preparare i miei per due moduli diversi. Certo, gli manca Scaglia, ma hanno giocatori importanti, sono solidi. Dovremo giocare con attaccamento e tanto amor proprio”. Scelte difficili infine: “L’ampiezza della rosa è più che mai importante in questo periodo, dove non bisogna mai fossilizzarsi sugli stessi undici. Questi ragazzi mi mettono spesso e volentieri in difficoltà e mandare qualcuno in tribuna è la cosa più difficile da fare. A me serve solo gente che corre”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.