Ternana, il giudice ordina il reintegro in società dei fratelli Montemari

La vicenda che ha visto per protagonisti i fratelli Montemari, estromessi a loro dire in maniera illegittima dalla Ternana Calcio, è arrivata alla sua conclusione. I fatti risalgono al 2010 e il Giudice del Lavoro di Terni Manuela Oliveri si è pronunciata: gli ex dirigenti rossoverdi dovranno essere reintegrati in società con effetto immediato e quest’ultima dovrà pagare anche le spese legali. Ai Montemari invece, che percepivano 2500 euro al mese ciascuno, andrà una somma pari a 380 mila euro complessivi.

I FATTI – La vicenda legale è stata piuttosto lunga, con diverse testimonianze tra le quali quelle di di Tommaso Fioretti e dell’attuale amministratore delegato Stefano Dominicis, citati come testi dai Montemari, fino appunto alla sentenza che ha imposto, il reintegro dei due nelle loro mansioni ritenendo dunque non legittimo il licenziamento. La società di Via Aleardi dovrà inoltre provvedere al pagamento degli stipendi maturati dalla data del licenziamento, 29 gennaio 2011, fino alla data di reintegra, oltre che gli interessi legali. Il giudice ha invece respinto il riconoscimento delle mansioni superiori svolte e relativi emolumenti, oltre che la richiesta da parte dei due dirigenti spese sostenute nell’esplicazione delle loro funzioni.

TERNANA, QUALE REAZIONE? – Non si conoscono ancora le reazioni provenienti da Via Aleardi, ma sono ipotizzabili due tipi di scenari: il primo con la stessa società che potrebbe attenersi alle disposizioni del giudice, oppure presentare ricorso in appello. I fratelli Montemari invece potrebbero anche rinunciare alla reintegra per questioni di opportunità ed ottenere di conseguenza un risarcimento pari a 15 mensilità cadauno.

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