Ternana, le tappe di un’annata thrilling

Con la vittoria del Del Duca la Ternana si è garantita la sesta partecipazione consecutiva al campionato di serie B. Un’annata che definire romanzesca è poco, visto che le porte della Lega Pro, appena due mesi fa, sembravano spalancate. E’ successo davvero di tutto in questo 2016/17, ma ripercorriamo in sintesi le tappe fondamentali.

PANUCCI – TERNANA, UN BINOMIO DESTINATO A SCIOGLIERSI SUBITO – Dopo stagioni di sofferenza la famiglia Longarini sembra intenzionata a cambiare passo. Ecco quindi che vengono ingaggiati ad inizio stagione Christian Panucci, un allenatore in cerca di riscatto dopo i due esoneri di Livorno, e Fabrizio Larini, direttore sportivo di grande esperienza. Il feeling con la proprietà tutta via ha durata breve: un mercato che stenta a decollare, i risultati delle amichevoli contrastanti (tra questi spicca l’1-0 subito a Gubbio), fino all’esplosione post Coppa Italia, in cui le Fere hanno ottenuto una sofferta qualificazione piegando il Pordenone solo ai supplementari. L’ex difensore di Roma e Milan nella conferenza stampa post gara denuncia il clima che si respira, vale a dire l’impossibilità di avere un’interlocuzione con la presidenza. Senza contare i non eccellenti rapporti emersi con il direttore generale Capizzi. La società reagisce esonerando il tecnico ancor prima che inizi il campionato e con le dimissioni di Larini. La sfiducia non fa che aumentare giorno dopo giorno.

CARBONE, VOLONTA’ TANTA MA RISULTATI POCHI… – Dopo un brevissimo interregno della coppia Rodolfi – Siviglia (rispettivamente vice di Panucci e allenatore della Primavera) la società decide di ingaggiare Benito Carbone, inattivo da un anno, con una duplice funzione, tipica del campionato inglese: allenatore e manager. All’uomo di Bagnara Calabra, noto in Italia per essere stato fantasista di Torino, Inter e Napoli, anche la responsabilità del mercato. Il girone di andata evidenzia partite buone ad altre decisamente meno: su 66 punti a disposizione la Ternana ne conquista solo 20, attestandosi alla sosta di Natale al penultimo posto in classifica. Le tensioni non mancano: prima di Natale, dopo il 4-0 subito a Ferrara, il tecnico sfiora la rissa con due tifosi particolarmente esagitati. La sconfitta di misura di Pisa, alla prima di ritorno, è la goccia che fa traboccare il vaso: in serata ci saranno le dimissioni per tentare di aiutare la squadra ad invertire la rotta. Tanta volontà quindi, ma risultati decisamente pochi.

CON GAUTIERI LA SVOLTA NON C’E’ – Nel frattempo la società subisce altri scossoni: come direttore sportivo viene assunto il calabrese Danilo Pagni, giunto per aiutare Carbone in sede di mercato. Dopo le dimissioni del tecnico la società sceglie un uomo dalla grande esperienza come Carmine Gautieri, più volte accostato alla panchina rossoverde, reduce da una salvezza quasi impossibile conquistata a Latina. La sua partenza è confortante, con l’1-0 inflitto al Cittadella davanti ad oltre 6000 spettatori, poi il crollo che sembra dare il colpo di grazia: sei sconfitte consecutive, l’ultima con la Pro Vercelli, che fanno sprofondare la Ternana all’ultimo posto. Memorabile il suo sfogo anti giocatori nella conferenza stampa, ma probabilmente anche il tecnico napoletano ha le sue responsabilità. Su tutte quelle di aver voluto a tutti i costi il suo credo tattico ad una squadra chiaramente non in grado di sostenerlo. Nel 4-3-3 ha fatto discutere la posizione defilata ritagliata addosso a Falletti. L’esonero, accompagnate dalle dichiarazioni di fuoco di Pagni nei confronti dei giocatori, è inevitabile.

LA VITTORIA DELLA SEMPLICITA’ – Il sesto allenatore ufficiale stagionale porta il nome di Fabio Liverani, fermo da oltre un anno dopo la controversa esperienza in Inghilterra con il Leyton Orient. In tanti ironizzano su questa scelta che sembra cervellotica, ma ben presto i risultati si vedono: il tecnico romano rimette tutti i tasselli al posto giusto, lasciando Falletti libero di inventare, e i risultati on tardano ad arrivare. L’esordio è vincente (2-1 con un Trapani in gran forma) ed solo l’inizio di una striscia incredibile, con un ritmo quasi da promozione. 26 punti in tredici incontri è lo score che porta le Fere alla salvezza, suggellata nel 2-1 di Ascoli. Grande merito è aver ristabilito un rapporto umano con la squadra, cosa che con il suo predecessore, almeno a giudicare dalle parole di Coppola, era mancata. C’è addirittura chi tra i tifosi lo vuole “sindaco di Terni”, e una sua riconferma non è certo remota. Al compito della società ora, che perderà Falletti e Avenatti a parametro zero, il compito di programmare un futuro importante e non ripetere degli errori che sarebbero potuti costare davvero caro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.