Ternana, Pochesci recupera Montalto e Plizzari e suona la carica: “Avellino match fondamentale”

Ritrovata la tanto sospirata vittoria è tassativamente vietato fermarsi. La Ternana è chiamata a dare continuità sul campo di Avellino per cercare di togliersi in maniera decisa dalle sabbie mobili della bassa classifica. Dopo l’allenamento di stamane ha parlato ai giornalisti presenti Sandro Pochesci, che ha voluto sottolineare a chiare lettere l’importanza del match del Partenio.

Il tecnico rossoverde spiega più dettagliatamente perchè è importante conquistare la posta piena: “Questa partita è fondamentale per la continuità. Abbiamo dimostrato che a Palermo è stato un incidente di percorso e che le altre partite le abbiamo giocate alla pari. E’ importante vincere ma nello stesso tempo anche la crescita della squadra”.

Questa invece la situazione relativa agli infortunati: “Defendi dobbiamo valutarlo, ha forti dolori.  Plizzari ha recuperato, Montalto ha avuto un problema al collo del piede ma è stato curato alla perfezione dal nostro staff medico”.

Sulla formazione qualche anticipazione interessante: “Valjent sarà titolare. Se Defendi non ce la fa si giocano una maglia Bombagi, Bordin e Varone. Giocheremo come abbiamo stabilito dalla partita dopo Palermo”.

L’assenza di Carretta, squalificato, potrebbe pesare: “Servirà più palleggio e cercare di evitare il lancio lungo. Dobbiamo arrivare in porta con le giocate e la determinazione. Nulla accade per caso, sono molto fatalista, se ha preso questa ammonizione un motivo ci sarà”.

A gennaio potrebbero esserci molte richieste per i migliori giocatori della squadra, ma Pochesci non si preoccupa: “Di questo ne parlo con il mio direttore, per migliorare questa che è diventata una squadra. I progetti vanno avanti, io sono qui per un progetto molto importante, per valorizzare i nostri ragazzi e lo abbiamo fatto con quelli sconosciuti alla grande platea della Serie B. Mi fa piacere che i nostri giocatori li vogliano altre società, poi la palla passa alla società: Luca Evangelisti conosce il mio pensiero e sono certo che farà il suo lavoro nel migliore dei modi”.

Gli irpini, che hanno un solo punto in più delle Fere, sono in difficoltà, ma sono una squadra dall’indubbio valore: “Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, farlo sarebbe da stupidi e presuntuosi. Quella di Avellino è una partita difficilissima, a volte ci sono giocatori che giocano meno e poi in campo si dimostrano validi e non fanno rimpiangere gli altri. Tutte le squadre che abbiamo affrontato sono uscite fra i fischi dei tifosi, perchè le abbiamo messe in difficoltà, anche se poi loro hanno preso punti con noi. Il nostro bene, in questo girone, è finito quando abbiamo dilapidato sei o sette punti con le nostre sciocchezze. Da Pescara però vedo una crescita, siamo migliorati tantissimo in questa prima metà di campionato, ci sono calciatori che si stupiscono per primi di loro stessi, e questo fa capire il grandissimo lavoro di Luca Evangelisti, buttando nella mischia emergenti interessanti che ora vogliono anche altre squadre”.

Sulle parole di Bandecchi: “Dico che tutti devono rispettare i ruoli. Per me è sempre l’ultima partita, ne ho passate tante, ma a Terni non mi dimetterò mai per rispetto della gente, altrimenti lo avrei già fatto per questioni di classifica. Non ce l’ho con Bandecchi, che è un mio carissimo amico, ma in quanto patron è lui che deve prendere le sue decisioni, e qualsiasi sia il prezzo da pagare l’importante è il bene della Ternana”.

Infine, il pagellino finale su questo girone di andata prossimo alla conclusione: “Mi do 10 per il lavoro svolto e 4 per la classifica. Penso di aver fatto bene, ma mi mancano i punti dal 91′ in poi. E questa è una mia mancanza. mi mancano quei punti dal 91′ in poi, e questo è stato un mio errore, una mia mancanza. Date tempo alle persone di lavorare, perchè il lavoro alla fine paga, poi c’è anche chi non te lo vuole permettere, ma quelle sono di basso livello, vogliono fare i protagonisti: l’unico protagonista nel calcio è il calciatore. Diamo merito a chi va in campo, a chi fa sacrifici: certo, in Serie B sono ripagati, ma io penso a tutti quei ragazzi che ho allenato”.

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