Ternana, quale futuro? De Canio verso la permanenza, chi sarà il nuovo ds?

“Se il popolo ternano non gradisce più la mia presenza nella città di Terni e se debbo anche constatare che il mio atteggiamento è stato male interpretato. Se è questo che mi chiede il popolo ternano, di mettere la squadra e la società a disposizione del Comune di Terni e di tutta la tifoseria che potranno cosi avere le azioni della società a disposizione da domani mattina”. Parole e musica di Stefano Bandecchi, pronto a rimettere, almeno simbolicamente, il suo mandato dopo l’amara retrocessione in serie C della Ternana. Le sue intenzioni trionfalistiche di poter disputare un campionato di vertice con delle autentiche scommesse, sia in campo che in panchina. E alla fine la caduta in Lega Pro, dopo sei stagioni consecutive (ma sofferte) in cadetteria, è stata inevitabile.

Alla fine sono state due le persone a rimetterci il posto, forse troppo tardivamente: l’allenatore Sandro Pochesci, e il direttore sportivo Luca Evangelisti, da molti annoverati come i principali responsabili di questo disastro. I numeri sono impietosi: soltanto 7 le vittorie, 16 i pareggi e ben 18 sconfitte, una sola in meno della Pro Vercelli, anch’essa retrocessa. Ma c’è di più: quella rossoverde è la peggior difesa del campionato con 75 gol subiti; soltanto l’attacco, il quinto migliore di tutti, in qualche modo ha tenuto, con le 61 reti, 20 delle quali segnate da Montalto. Ma è troppo poco. Lo dice anche la nota canzone: “Se non hai difesa gli altri segnano”. Ovviamente non è da interpretare letteralmente questa frase, ma è chiaro che i troppi errori anche individuali dovuti pressochè all’inesperienza sono costati partite, punti e conseguentemente anche il campionato.

Come hanno reagito i tifosi a questo comunicato? Ovviamente in modo diametralmente opposto. C’è infatti chi invoca immediatamente l’allontanamento della proprietà, rea a giudizio di molti di essersi affidata a gente inesperta e di non avere una conoscenza sufficiente della materia, ed invece chi è pronto a dare fiducia a Bandecchi e company, a patto però che si riparta da un progetto serio e da basi certe. E sembra che almeno in parte le idee siano chiare: in panchina, forte del contratto triennale stipulato pochi mesi fa, si va verso la permanenza di Gigi De Canio (anche se va precisato che non sarebbero certo quelle economiche le motivazioni principali, come anche in passato è stato dimostrato dall’attuale allenatore), mentre c’è ancora mistero su chi possa essere il direttore sportivo che sostituirà Evangelisti. Il Corriere dell’Umbria rivela, pur senza fare il nome, che esso potrebbe essere in orbita Udinese.

Il quadro presumibilmente diverrà più chiaro dopo l’ultima partita, che si giocherà venerdì sera contro l’Avellino. La squadra è tornata in campo oggi pomeriggio per cercare di prepararla al meglio, con l’obbiettivo di evitare la quinta sconfitta consecutiva ed un triste saluto al suo pubblico. Impresa difficile, perchè gli irpini devono salvarsi ed avranno conseguentemente più motivazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.