Volley donne, in B1 termina in parità lo scontro Umbria – Ravenna

Lo scontro incrociato Umbria – Ravenna, per un curioso scherzo del calendario, ha chiuso un 2016 molto intenso per le formazioni della nostra regione. Orvieto ha colto due punti fondamentali contro la Conad SìComputer, che profumano di svolta, mentre Bastia ne prende uno, sfiorando addirittura la vittoria sul campo della Cmc. Due partite emozionanti, e non è un caso che entrambe siano terminate al tie break. Vediamo in sintesi come sono andate

ORVIETO, GIOIA DA PRIMATO – Il Pala Papini alla fine era in visibilio. Già perchè i due punti non sono punti qualsiasi: questo successo al tie break (25-20, 30-32, 16-25, 25-22, 15-6) vale alla squadra del presidente Flavio Zambelli la vetta della classifica. Le tigri gialloverdi hanno quindi fatto fronte alla non perfetta prestazione con la forza del gruppo. La partita – In avvio Montani è ovunque a rete, l’attacco orvietano è impressionante (avrà un 58% di efficienza) e le distanze rimangono immutate (9-6). Le ravennati tentano di riprendersi, ma non bastano le diagonali di Aluigi, sono i troppi errori (nove in apertura) ad avvicinare le distanze (19-18). A togliere le castagne dal fuoco ci pensa il muro di Kotlar che impedisce l’aggancio e poi capitan Ubertini fa ripartire la squadra che va in vantaggio. Nel secondo parziale, contrassegnato da un sostanziale equilibrio iniziale, le romagnole vanno in vantaggio ma vengono riprese (9-9), La ricezione locale cala sui servizi forzati di Aluigi che propizia il break e con Rubini che si fa sentire a rete (9-15). Sbagliando molto anche in fase conclusiva (altri undici regali) il gap permane, qualche sussulto di Kotlar accorcia ma le ospiti guadagnano quattro palle-set (20-24). Orvieto le annulla e ai vantaggi la possibilità di chiudere è da ambo le parti, decisivo è il muro di Sestini che sigla il pareggio. Nel terzo frangente coach Caliendo chiera Bernabè da opposta ma è il contraccolpo psicologico a farsi sentire nelle file locali (4-11). Il turno di battuta di Valpiani propizia il recupero con Guasti autrice di ottimi attacchi, ma subito dopo Sestini la imita e la situazione torna pesante (9-16). Santin rileva Ubertini ma sono sempre i problemi in ricezione a rendere dura la vita alla Zambelli. Mezzasoma (otto palle a terra) è l’unica vera risorsa, Valpiani quando può gioca in primo tempo ma Orvieto non regge il passo. Il quarto periodo è avvincente. Guasti da fondo campo guadagna tre lunghezze ma con un break di cinque punti consecutivi la situazione s’inverte (7-9). Le diagonali di Rubini scoprono il fianco e di là dalla rete ci pensa Mezzasoma a ricucire, poi Ubertini rimette in asse sul 15-15. C’è alternanza al comando del punteggio ma sul 21-21 esce fuori l’artiglio felino, il muro di Kotlar guadagna tre set-point e l’attacco di Guasti rimanda la sentenza. Al tie-break la marcia in più è Alessandra Guasti che sale in cattedra in attacco, e Giulia Kotlar, che non fa passare più nessuna a muro (verranno premiate come migliori in campo) e procurano un entusiasmante 8-3. Il Pala-Papini s’infiamma al cambio di campo, Rubini ha ancora qualche colpo da tirare fuori dal cilindro anche se Guasti domina la scena. Un ace di Ubertini vale il 13-6 ed un altro la vittoria.

BASTIA AD UN SOFFIO DALLA GRANDE IMPRESA – In un campionato difficile come quello della B1 non c’è niente di scontato e quanto avvenuto a Ravenna ne è la chiara testimonianza. Per poco non ci scappava l’impresa sul campo della favoritissima Cmc, che l’ha spuntata soltanto al tie break (25-20; 24-26; 25-23; 23-25; 15-12), portando via un punto che comunque fa classifica. Grande protagonista di questa prova comunque positiva è sicuramente la Castellucci – 20 punti – con Cruciani (16) e Tosti (14) che la assistono in fase di realizzazione; tutte in doppia cifra per l’Olimpia Rossini, Assirelli, Neriotti e Babbi… ma è super Giada Benazzi, che punge 24 volte. Il match ha visto una partenza equilibrata nel primo parziale con la Limmi che, senza alcun timore reverenziale, arriva al primo tecnico sotto dello svantaggio minimo; è però la parte centrale del set che vede un crescendo per Benazzi e compagne che permette a Ravenna di allungare sulla Limmi (16-11); prova a riallacciarsi al parziale Sperandio, con Valentini al posto di Meniconi, ma l’Olimpia non frena e chiude sul +5. Canovaccio similare nel secondo set con la Limmi che rimane agganciata al match fino alla parte mediana del parziale, dove le padrone di casa riescono a premere sull’acceleratore, ed è +6 al secondo tecnico… ma la Limmi ha un grande cuore e riesce a rimontare un set che sembrava ormai perso e – addirittura – si impone 24-26, rimettendo nei binari dell’equilibrio l’incontro. Si riparte dall’1-1, in un equilibratissimo e tesissimo terzo set, nel quale si va punto a punto fino al colpo di reni del sestetto di casa che si porta avanti sul +3 al secondo tecnico. La Limmi però ha negli occhi la remuntada del precedente parziale e riesce a rientrare in corsa. Ma al photofinish è Ravenna ad avere il guizzo giusto e il 25-23 sigla il 2-1. Sperandio e Raspa non ci stanno. Esce fuori tutta la classe di Tosti e Castellucci, l’esperienza di Cruciani, la grinta di Valentini… le geometri di Marcacci, la freschezza di Nana, la reattività di Piccari, il sostegno di un grande gruppo: c’è bisogno di tutto questo, per un quarto set che mette in mostra il carattere della Limmi School Volley Bastia. In vantaggio dall’inizio alla fine, fino al 23-25 che si traduce in “tie-break”.
Peccato, perchè il quinto set inizia con il parziale peggiore per la Limmi, che paga un po’, forse, l’acuto del quarto set – ma vanno dati di certo gran parte dei meriti al sestetto dell’Olimpia Ravenna – ed è subito 1-5. Quando il “sogno” sembra finito, ecco allora che la Limmi – come spesso accade – trova nei momenti di maggiore difficoltà lo spunto per esaltarsi e -così- Tosti e compagne riescono a rosicchiare punti alle padrone di casa. Ma è troppo tardi, e l’Olimpia riesce a mantenere 3 punticini di vantaggio, decisivi per il 15-12 finale. Un gran peccato, ma va bene così.

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