Zambelli Orvieto, coach Solforati è sicuro: “Sarà una stagione senza respiro”

Diramati dalla Lega Pallavolo Femminile i calendari della serie A2 femminile che per la prima volta si disputerà a diciassette squadre con un girone unico avente trentaquattro giornate di campionato. Sarà un battesimo impegnativo quello che la Zambelli Orvieto dovrà sostenere nella stagione che la vedrà protagonista nella seconda categoria nazionale, annata che affronterà da matricola dopo aver conquistato la promozione. Le competizioni inizieranno il giorno 8 ottobre, subito dopo i Campionati Europei, e le tigri gialloverdi avranno subito contro una vecchia conoscenza, la rivale romagnola di due anni fa San Giovanni in Marignano. Il calendario propone dunque subito al debutto una squadra con tanti punti in comune per il clan presidente Flavio Zambelli, la formazione adriatica che allora contese il primo posto sino all’ultimo alle rupestri. Debuttare davanti al pubblico amico costituirà un bel banco di prova, anche perché le marignanesi, neopromosse nell’anno passato, sono riuscite a guadagnarsi il sesto posto della classifica, dimostrandosi una delle piacevoli rivelazioni. La compagine umbra sarà chiamata ad una missione sulla carta quasi proibitiva nella seconda giornata di campionato, quando si recherà in trasferta sul campo del Cuneo, squadra che al pari delle orvietane proviene dalla serie B1 ma che è tra le favorite alla vittoria finale. Il primo dei due derby umbri previsti dal calendario è in programma al Pala-Papini per il 26 dicembre contro Perugia, si tratterà della partita più sentita e dove è previsto il record di pubblico, vista la vicinanza ed il giorno di gara posto nella festività di Santo Stefano. Si comincia ad entrare in clima campionato ed il tecnico Matteo Solforati parla di ciò che attende le orvietane, a partire dall’esordio contro la sua ex squadra: «La prima giornata con San Giovanni in Marignano sembra quasi uno scherzo del destino, però è in casa nostra quindi alla fine per me sarà una partita come le altre, un po’ diverso sarà al ritorno entrare di nuovo in quella che è stata un po’ la casa per due anni (con due campionati vinti tra l’altro, ndr) e riabbracciare i tifosi con i quali si era creato un bel feeling. Per quanto riguarda il campionato sono contento che sia un girone unico perché sicuramente rispetta meglio i valori in campo visto che tutti giocano con tutti. Sicuramente diciassette squadre sono tante, ma il problema non è tanto il numero delle partite quanto piuttosto la loro vicinanza. Iniziare l’8 di ottobre e finire l’8 di aprile la regular season è alquanto azzardato e se queste devono essere le regole allora bisogna ridurre il numero di squadre. In alcuni momenti più che un campionato sarà una lotta per la sopravvivenza anche per il fatto che per noi di trasferte ‘comode’ ce ne sono ben poche. Ma queste sono le condizioni e non vedo l’ora di iniziare. Cercheremo di gestire le situazioni di partite ravvicinate e di trasferte nel miglior modo possibile anche se non sarà facile da un punto di vista logistico e di energie. Questo aspetto comunque complica i piani a tutte le squadre, il problema non sarà solo nostro, saremo tutti sulla stessa barca». Tra le novità degne di rilievo per Orvieto c’è quella del giorno di gara, si giocherà obbligatoriamente alla domenica, eccezion fatta per esigenze televisive, e le partite avranno inizio alle ore 17, salvo che nei turni infrasettimanali dove l’inizio delle gare è fissato per le ore 20,30.

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