Zambelli Orvieto, la consapevolezza della Montani: “Posso dare di più”

Lo scivolone di Ravenna è già alle spalle. L’ultima vittoria casalinga, che ha reso il Pala Papini una rocca almeno per adesso inespugnabile, ha riportato le tigri della Zambelli al terzo posto, in piena zona play-off del campionato di serie B1 femminile in un girone C che vede le rivali del centro Italia sempre molto agguerrite. Tra le protagoniste dell’ultimo match disputato uno dei nuovi arrivi sotto la rupe, vale a dire la centrale Mila Montani che ha così fotografato il momento della squadra: “Era importante ripartire bene e subito dopo l’immeritato kappaò di Ravenna che ci ha visto private di tutti e tre i punti in palio. Nonostante avessimo disputato una gara alla pari il risultato non ci aveva sorriso. Con Montespertoli invece siamo state incisive dal primo all’ultimo punto portando a casa l’intero bottino. La classifica è poco indicativa dal mio punto di vista perché ancora ci sono stati pochi scontri diretti e ogni sabato tutte le carte in tavola possono mescolarsi di nuovo. La prossima sfida ci vede impegnate a San Giustino, una squadra ostica da affrontare nel suo rettangolo di gioco e formata da ottime individualità. Sicuramente dovremo mettere in campo una più che convincente partita per portare a casa i tre punti che ci servono per rimanere in corsa per le posizioni alte della classifica in vista dei prossimi scontri diretti». La ventottenne giocatrice di origine parmigiana che indossa il numero 4 ha guadagnato il premio di migliore in campo nell’ultimo match, dimostrando di essere progressivamente cresciuta nella condizione fisica e di essersi integrata nei sistemi di gioco orvietani. «Ci stiamo lavorando, sicuramente molto meglio delle prime due giornate dove ho pagato il prezzo dell’emozione di giocare per questa nuova squadra e non sono stata convincente e incisiva come posso e devo essere. Nelle ultime gare invece molto meglio, anche se ancora non sono pienamente soddisfatta perché mi sento di poter ancora migliorare e aiutare in questo modo la squadra sia in attacco ma soprattutto a muro”.

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