Allo Spallanzani si sperimenta il vaccino italiano anti Covid. Primo volontario: una donna di 50 anni.

Una donna di 50 anni è la prima dei 90 volontari che da stamattina riceveranno il vaccino tutto italiano contro il Covid-19, messo a punto dall’azienda ReiThera. La sperimentazione vede l’Ospedale Spallanzani di Roma  protagonista. ” Credo nella scienza italiana”, ha detto la 50 enne che dovrà restare in osservazione per 4 ore dopo l’iniezione. Il vaccino è nella prima fase di sperimentazione, quella che controlla la sicurezza ed è limitata a 90 volontari. Se i test verranno superati, le prime immunizzazioni avverranno in primavera. Il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito afferma: ” L’Italia con questo vaccino entra da protagonista nella guerra dei vaccini, non per arrivare prima ma per arrivare meglio e mettere il Paese in un sistema di parità”. Il progetto dell’ azienda  Biotech Reithera di Castel Romano è finanziato anche dalla Regione Lazio e Ministero della Ricerca con otto milioni di euro.  A questa prima fase ne seguiranno altre due, dove i numeri di volontari cresceranno. Si comincerà da chi ha meno di 55 anni e di arrivare solo in un secondo momento a chi ne ha oltre 65. ” Il nostro – sottolinea il professor Ippolito -è un protocollo complesso e scrupoloso, che garantirà  la massima sicurezza. Giocare sui tempi e ridurre la sperimentazione non è utile, a noi interessa che il vaccino sia efficace e sicuro”. Ci vorranno almeno sei mesi per completare la fase I , per poi passare alla fase II per la quale lo Spallanzani si sta già preparando. ” Se tutto avviene nei tempi programmati il nostro auspicio è che sia prodotto in primavera”, ha aggiunto il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia.