Benvenuti a Borgo Bovio: la cena tra ex Ds e ex Fdi per la Provincia di Terni

Non si sa se la scelta è dovuta al padrone di casa o per caso, fatto sta che i commensali sarebbero stati selezionati con cura. Sette in tutto, con storie diverse e un passato conflittuale. Non c’è stato bisogno di presentazioni. Benvenuti a Borgo Bovio, quartiere della città di Terni dove l’altra sera si sono riuniti un ex assessore regionale, un’attuale assessore regionale, due consiglieri comunale di Palazzo Spada ex Fratelli d’Italia, un sindaco con lo sguardo rivolto a domenica prossima, un segretario dem ternano e una ex consigliera di Alternativa Popolare. La geopolitica ternana in questi giorni di alta fibrillazione per l’elezione del nuovo Presidente della Provincia si costruisce a tavola. Grandi intrighi che si consumano tra pranzi e cene e lasciano con il fiato sospeso i tre candidati. Non è un mistero che questa volta si assisterà ad un voto trasversale che condizionerà pesantemente il risultato di domenica. La cena di Borgo Bovio è la conferma: quattro politici di sinistra insieme a due di destra e una bandecchiana pentita. Cosa li unisce ? Storicamente nulla, ma in questo momento c’è un buon motivo per stare insieme: far perdere il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. Ex Fratelli d’Italia con ex Diessini ? Esattamente. Lui, il duro di destra, insieme agli eredi del vecchio Pci. Inciucista ? Voltagabbana ? Nulla di tutto questo ma il demonio li obbliga a vendersi l’anima. Fa una certa impressione vedere tutto ciò ma la sensazione è che si tratti di una sorta di risarcimento. Una rivalsa nei confronti di Fratelli d’Italia ? Forse. La percezione è che questa volta saranno proprio i “cambi di casacca mordi e fuggi” a decidere le elezioni del nuovo Presidente della Provincia di Terni. Il vincolo di mandato è saltato da un pezzo, le fratture all’interno dei partiti ternani sono tante e i risentimenti per le scelte fatte covano sotto le ceneri. Il centrodestra, secondo gli ultimi risultati provinciali è in vantaggio (35%); Bandecchi (27,8%) è leggermente sopra il centrosinistra (27,5%). Previsioni ? Tutto può succedere e le sorprese sono sempre dietro l’angolo.