Carcere di Terni, arrestato agente penitenziario: portava smartphone, soldi e droga ai detenuti
Sono stati i colleghi della penitenziaria ad arrestarlo, gli stessi colleghi con i quali condivideva il lavoro tutti i giorni nel carcere di Terni. Un arresto che fa rumore, una vicenda che nasconde ancora molti punti da chiarire. A poche ore dalla festa di Natale, un poliziotto della penitenziaria della casa circondariale di vocabolo Sabbione, 38 anni, è stato arrestato in flagranza . Ad eseguire l’arresto sono stati proprio i suoi colleghi, guidati dal comandante Fabio Gallo. L’accusa nei suoi confronti è pesane: è sospettato di aver fatto entrare nel carcere numerosi smartphone, droga e soldi in contante. Il tutto per favorire alcuni detenuti che, attraverso cellulari e smartphone, potrebbe essere stati messi nelle condizioni di comunicare con l’esterno. Vicenda ancora più inquietante perché nel carcere di Terni ci sono detenuti in regime di 41 bis, personaggi noti a livello nazionale e particolarmente pericolosi. Non si sa molto ancora sui particolari dell’operazione, soprattutto con quali detenuti l’agente di polizia avrebbe intrattenuto rapporti. E a chi fossero destinati i cellulari e smartphone sequestrati. Così come è grave l’accusa di aver introdotto nel carcere droga e soldi. L’inchiesta dovrà inoltre chiarire come il poliziotto della penitenziaria sia riuscito a far entrare tutte queste cose superando i controlli previsti nel carcere. Sono tanti i punti da chiarire su una vicenda che costituisce motivo di forte preoccupazione e allarme tra gli operatori della sicurezza del carcere di vocabolo Sabbione. Per adesso, il 38enne arrestato si trova rinchiuso proprio nel carcere dove fino a pochi giorni fa prestava servizio. Dovrà ora rispondere alle domande del magistrato della Procura della Repubblica di Terni e a quelle dei suoi colleghi. E non potrà più nascondere la verità e le ragioni del suo comportamento, ricostruendo puntualmente i fatti e la rete di coloro che lo hanno coinvolto su questa brutta e triste vicenda.