Crollo ponte Morandi, l’Umbria c’è: partono le unità cinofile. La solidarietà delle istituzioni

PERUGIA – Si chiamano Apo, Creol, Derby e Lana e sono gli eroi partiti dall’Umbria per effettuare le ricerche nella zona del crollo del ponte Morandi. Si tratta di quattro cani, unità cinofile dei vigili del fuoco di Perugia e Terni, partiti per dare il proprio aiuto a quei territori e che eran già state impegnate nel terremoto del 2016.

E intanto continua la conta delle vittime. Siamo alla soglia dei 40 e si inizia a ragionare di responsabilità. Il Procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha spiegato che “non è stata una fatalità ma un errore umano” e ha affermato che tutta la magistratura è impegnata a rispondere ad una domanda: perché è successo?

Notevole la solidarietà che è arrivata dal mondo politico umbro. “Silenzio per le vittime e vicinanza ai familiari. Rispetto per il Lavoro dei soccorritori, centinaia di professionisti , vigili del fuoco, sanitari, forze dell’ordine , protezione civile ….. vicinanza alle comunità colpite e alle istituzioni che stanno coordinando i soccorsi”, ha scritto la presidente Catiuscia Marini su Facebook.

“Troppe parole hanno iniziato a scorrere sulla tragedia di Genova. Serve silenzio e dignità, per riflettere su quanto è successo, per onorare la memoria delle vittime e per supportare il lavoro dei soccorritori, partiti anche dall’Umbria. Un grazie a tutti loro. Domani sarà il momento dei bilanci di una tragedia immane e che non doveva accadere”, è stato il pensiero della presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi.

“L’Umbria – ha detto l’assessore regionale Luca Barberini – è vicina ai genovesi e ai liguri tutti. Ieri sera un gruppo di unità cinofile umbre, addestrate per ricerche in superficie e sotto alle macerie, è partito per contribuire ai soccorsi. Partiranno anche altri soccorsi e volontari, se necessario. L’UMBRIA C’È! GRAZIE a quanti, ininterrottamente da ieri, stanno portando aiuto.  GRAZIE ai nostri Vigili del fuoco, al personale sanitario, alle forze dell’ordine e a tutti i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso in uno scenario surreale. Un abbraccio a tutti i genovesi!”.

 

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