Inquinamento a Terni, commissione d’inchiesta in Regione. Polveri fuori dai parametri, tanti sforamenti.
Un inizio del 2020 drammatico con l’Arpa che potenzia i controlli. Negli ultimi dodici giorni a Terni si sono registrati solo sforamenti , fatta eccezione per domenica e lunedi . Sforamenti consistenti sia nelle stazioni urbane ( Borgo Rivo e Le Grazie), sia in quelle industriali ( Maratta e Prisciano). Una situazione che con il passare del tempo si fa sempre piu’ complicata ,con i cittadini che manifestano ormai una forte preoccupazione. L’Arpa sta pensando di iniziare a utilizzare centraline mobili che permetterebbero una migliore copertura del territorio. Uno strumento che si aggiungerebbe alle tre centraline fisse presenti a Terni . Ma i tempi non sono brevi: la centralina mobile diventera’ operativa ad inizio 2021. Ma la situazione attuale della conca ternana non consente di aspettare tanto, c ‘e’ di mezzo la salute dei cittadini. Per questo c’ e’ chi chiede interventi strutturali immediati, non basta piu’ una semplice ordinanza sul traffico o provvedimenti saltuari . Troppi sforamenti, troppe polveri fuori dai parametri consentiti e una intera citta’ che si chiede come sia stato possibile arrivare a questa situazione. Nel frattempo il Consiglio Regionale dell’Umbria ha deciso all’unanimita’ (20 voti favorevoli su 20 presenti in aula) di istituire una commissione d’inchiesta per la ” verifica delle condizioni di inquinamento dell’area ternana e del narnese “. Forse sarebbe stato molto piu’ efficace concentrarsi sulle misure da prendere immediatamente, considerato che la verifica gia’ c ‘e’ nei risultati che l’Arpa presenta tutti i giorni. Con tali sforamenti c’e’ poco da verificare, resta solo adottare provvedimenti strutturali e veloci. La commissione, voluta da Carissimi e altri del centro destra, sara’ composta da 5 membri e durera’, salvo proroga, trenta mesi. Due anni e mezzo sono tanti , i rischi della inutilita’ dell’ennesima commissione sono alti e tra una audizione e l’altra passa tanto tempo prezioso. Forse sarebbe stato sufficiente trattare l’argomento nella seconda commissione permanente, competente per materia, senza mettere in piedi un altro organo ancora. Tra l’altro, proprio nei giorni scorsi, il nuovo direttore dell’Arpa Luca Proietti ha parlato delle azioni che l’agenzia portera’ avanti nei prossimi mesi ,davanti ai membri della seconda commissione regionale presieduta dal leghista Mancini.