Lo strazio delle mamme di Flavio e Gianluca. Don Alessandro:”Cessi questa strage silenziosa”.

L’ ultimo saluto di Terni, in lutto cittadino, a Flavio e Gianluca è stato straziante. Le sirene delle Acciaierie hanno risuonato in tutta la città proprio mentre i feretri bianchi uscivano dalla chiesa fra due ali di folla. Saracinesche dei negozi abbassate, un cielo pieno di palloncini bianchi e applausi ripetuti  da parte di una folla che si è ritrovata nella cattedrale, così come nel piazzale antistante per dare l’ultimo saluto ai due adolescenti. Due carri funebri parcheggiati uno accanto all’altro proprio davanti al Duomo gremito di ragazzi, quasi tutti con le magliette nere in segno di lutto. C’erano tante associazioni della città, compresa la Terni Rugby , dove Flavio aveva giocato. Dolore, disperazione, abbracci e lacrime hanno accompagnato l’ultimo saluto a Gianluca e Flavio.  Le grida di Maria Luisa, mamma di Gianluca e la rabbia di Silvia, la mamma di Flavio, l ‘invito di don Luca Andreani e don Alessandro Rossini  a non cercare per forza una spiegazione a questa tragedia.  “Perchè non avete gridato ?Perchè avete dubitato che forse mamma e papà avrebbero lasciato inascoltato il vostro grido ? Certamente no, la vita vi avrebbero dato. Ma forse il vostro destino era un altro “, ha detto don Alessandro, parroco della Cattedrale, durante l’omelia. ” La vostra innocenza reclama giustizia”, ha aggiunto, chiedendo che ” cessi questa strage silenziosa”. Le grida di Maria Luisa, la mamma di Gianluca, sono strazianti ” Me l’hanno ammazzato, hanno ammazzato il mio piccolo angioletto”.  Una convinzione che hanno anche gli amici. ” Quello spacciatore ci cercava per venderci quella roba, lo ha fatto apposta”, dice uno dei ragazzi che quella sera era andato a giocare con Flavio e Gianluca. ” Abita a pochi metri da lì, ecco perchè è riuscito ad avvicinarli “, commenta sconvolta Silvia, la mamma di Flavio. ” Mio nipote era una persona buona – commenta Emiliano, lo zio di Gianluca, ai microfoni di Fanpage.it –  è caduto in una delle trappole di oggi. Io ce l’ho con tutti questi cantanti che diventano falsi idoli per i ragazzi. Troppe volte fanno pubblicità sbagliate, promuovendo la droga innanzitutto. Qualcuno dovrebbe intervenire a livello nazionale”.  Nel corso dell’omelia don Luca e don Alessandro hanno invitato tutti a non cercare per forza una spiegazione a questa tragedia. ” Questo evento è solo male e mai avrà degne ragioni. Tutte queste analisi non ci toglieranno mai la bellezza straordinaria di Flavio e Gianluca che tanti qui hanno avuto la fortuna di conoscere. Non riduciamoli a un evento sociologico o di disagio, non lo meritano “, hanno concluso i due sacerdoti. Poi è stata la volta delle sirene delle Acciaierie che , insieme alle campane della cattedrale di Santa Maria , hanno accompagnato Flavio e Gianluca verso la sepoltura.