Accertata meningite: profilassi anche per chi ha frequentato palestra Tonic e Opificio

TERNI – E’ stata accertata la meningite sul ragazzo ternano di 27 anni. Il giovane sta meglio ma si trova ancora in Rianimazione. Sarà trasferito nelle prossime ore nel reparto di Malattie Infettive.
Ancora però sono in corso gli esami specifici per conoscere il “ceppo” della meningite contratta.
Questa la nota diramata dall’Usl Umbria 2: “Il giorno 19 dicembre un giovane ternano si è ammalato di sepsi batterica, di probabile natura meningococcica.
I contatti stretti del paziente sono stati raggiunti e sottoposti allo specifico trattamento antibiotico.
Nel periodo di contagiosità, compreso tra il 12 dicembre ed il giorno del ricovero (20 dicembre), il paziente ha frequentato alcuni luoghi pubblici, in particolare la palestra “Tonic” sita in Terni via del Centenario nei giorni 12 (ingresso alle ore 17,57), 14 (ingresso alle ore 10.27) e 17 (ingresso alle ore 11,13) e la discoteca “Opificio” sita in Terni via del Sersimone il giorno 15.
Si invitano tutti coloro che hanno frequentato la palestra e la discoteca nei giorni suddetti a rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al sevizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) per sottoporsi alla profilassi antibiotica.
Negli adulti è raccomandata la ciprofloxacina 500 mg. in dose singola o la rifampicina 600 mg. ogni 12 ore per 2 giorni. Nei soggetti di età inferiore ai 18 anni è raccomandata la rifampicina 10 mg/Kg di peso corporeo ogni 12 ore per 2 giorni.
Il meningococco è un germe labile e non sopravvive che pochi minuti lontano dal corpo umano; non “viaggia” nell’aria ma si trasmette in via diretta da persona a persona con le goccioline di saliva o le secrezioni respiratorie (tosse, baci) o attraverso l’uso di stoviglie in comune.
L’incubazione della malattia è usualmente 3-4 giorni e può arrivare fino a 10 giorni;
I sintomi sono febbre, macchioline sulla pelle, stato generale compromesso, cefalea.
Non è raccomandata la chiusura degli ambienti frequentati dal malato né la disinfezione. I contatti dei contatti stretti del malato non sono assolutamente a rischio”.

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