Terni, l’ultimo schiaffo del centrodestra a Latini: Fdi e Lega fanno saltare il consiglio comunale. Il sindaco si dimette ?

La partita si è conclusa nel peggiore dei modi: l’ultima “pugnalata”, quella decisiva, a Leonardo Latini arriva ancora una volta dai colleghi di coalizione. Viene messa a segno addirittura nell’aula di Palazzo Spada dove per cinque anni la maggioranza di centrodestra ha consumato centinaia di sedute al fianco del primo cittadino. La reazione di Fdi e di alcuni consiglieri della Lega non si è fatta attendere: a meno di 24 ore dal post su Facebook di Latini con il quale ha annunciato di essere in campo per il bis è arrivata la presa di distanza da parte del resto della coalizione. Da questo pomeriggio le strade si separano definitivamente. Il consiglio comunale di Terni, previsto per oggi pomeriggio, è saltato perché è mancato il numero legale. Non c’è stato perché così hanno voluto i consiglieri di maggioranza, gli stessi consiglieri di centrodestra che in questi cinque anni hanno condiviso con Latini le scelte fatte. All’appello sono mancati tutti i consiglieri di Fratelli d’Italia, una buona parte di quelli della Lega (solo due presenti, Pocaforza e Cozza) e anche qualcuno di Forza Italia. Erano presenti soltanto 14 consiglieri, quasi tutti dell’opposizione. Per la maggioranza c’erano Valerio Mecarelli di Forza Italia, Marco Cozza e Francesco Pocaforza della Lega. Alle 16,06 il consiglio comunale, convocato per approvare il Documento unico di programmazione e bilancio di previsione 2023-2025, è stato dichiarato sciolto con Latini, circondato dai suoi assessori Salvati, Cini, Ceccotti, uscito dall’aula con un viso malinconico e abbattuto. Duro il commento delle opposizioni. ” Ci troviamo con una amministrazione che fugge”, ha dichiarato il consigliere Alessandro Gentiletti di Senso Civico. “Con oggi si certifica il fallimento di questa giunta di destra”, aggiunge il candidato sindaco del M5S Claudio Fiorelli. “Quanto avvenuto oggi è qualcosa che Terni non meritava”, ha sottolineato il capogruppo del Pd Francesco Filipponi.  Restano sul tavolo due problemi: l’approvazione del bilancio (entro il 30 aprile) e le decisioni che assumerà Leonardo Latini. Resterà al suo posto o si dimetterà nelle prossime ore ?