Terni, paziente muore dopo intervento: Corte dei Conti condanna ex primario e due medici
I fatti risalgono a dieci anni fa ma la sentenza della Corte dei Conti è arrivata ora. Un uomo, affetto da diabete e ipertensione, venne ricoverato all’ospedale Santa Maria di Terni per un intervento di colecistectomia laparoscopica. Fatto l’intervento le sue condizioni peggiorarono drammaticamente fino al decesso avvenuto dopo pochi giorni dall’intervento. La morte del paziente sarebbe stata provocata da “shock settico da peritonite biliare e broncopolmonite batterica”. Subito dopo i familiari hanno promosso una causa nei confronti dell’Azienda ospedaliera di Terni denunciando responsabilità e carenze che avrebbero concorso alla morte dell’uomo. Dopo quattro anni dal dal tragico fatto venne raggiunto un accordo tra Azienda ospedaliera di Terni e familiari del paziente deceduto sulla base di un risarcimento di 740 mila euro, versati poi agli eredi della vittima dall’Azienda Santa Maria. Un accordo che però ha suscitato l’interesse della Procura della Corte dei Conti dell’Umbria che ha avviato un procedimento che si è concluso con la citazione a giudizio dell’allora primario e di altri due medici del reparto di chirurgia generale del Santa Maria. In questi giorni è arrivata la sentenza della Corte dei Conti, presidente Piero Floreani, che condanna i tre medici a versare alla Regione 629 mila euro per danno erariale. Il medico intervenuto per primo con la colecistectomia laparoscopica, un 60enne di Terni, dovrà risarcire ben 296 mila euro. Un secondo medico, un 65 enne di Terni, intervenuto successivamente con un intervento laparotomico dovrà risarcire 148 mila euro. L’ex primario, un 68enne originario di Roma, dovrà risarcire 185 mila euro. Molto probabilmente i tre impugneranno la sentenza davanti alle sezioni centrali della Corte dei Conti.