Panicale, ” furbetti del cartellino” condannati: tre mesi per due dipendenti del Comune.

I fatti risalgono al mese di febbraio del 2013, quando due dipendenti del Comune di Panicale furono indagati per il reato di truffa. Uno di loro , allora 49 enne, fu arrestato e finì ai domiciliari. L’altro , poco più che quarantenne, fu denunciato a piede libero. I Carabinieri , dopo una serie di notizie raccolte, iniziarono a controllare le entrate e uscite dei dipendenti dalla sede distaccata di Tavernelle. Poi decisero di fare il blitz constatando  che quel giorno a lavoro – l’indagato successivamente arrestato – non c’era ma il suo cartellino risultava timbrato. Le successive indagini avrebbero consentito ai militari di individuare il collega presunto complice , che timbrava per conto dell’assente. Dopo quasi otto anni è arrivato il primo grado di giudizio: condannati a tre mesi (pena sospesa) e mille euro di risarcimento al Comune di Panicale.