A Bevagna con “Francesco nei sentieri” per scoprire i tesori del territorio

BEVAGNA – Aspettando il Giro d’Italia e la tanto attesa tappa umbra, la ‘Crono del Sagrantino’, si è svolta venerdì 12 maggio ‘Tesori da scoprire’ legata alla manifestazione cicloturistica d’epoca ‘Francesco nei Sentieri’, nell’ambito del cartellone del Comune di Bevagna. Un doppio appuntamento nel cuore di uno dei borghi medievali più belli d’Italia alla riscoperta del territorio e delle opere lignee poco conosciute al grande pubblico. Un approfondimento dei tesori di Bevagna che in genere non rientrano nei consueti circuiti turistici. Il presidente dell’associazione “Francesco nei sentieri” Cesare Galletti ha posto l’accento sullo scopo dell’iniziativa, quello di divulgare l’immagine dell’Umbria nel mondo, di far conoscere i suoi beni architettonici, artistici e ambientali e le sue specialità enogastronomiche. “La dimostrazione – ha commentato Galletti – di quanto lo sport sia importante e parte integrante della cultura di una società e di come il suo connubio con l’arte possa essere vincente”.

Il primo momento dell’iniziativa è stato la visita alle opere lignee della ‘Scala Santa’ all’interno del Monastero di clausura di santa Margherita delle suore agostiniane, aperto al pubblico per l’occasione. Un viaggio a ritroso nel tempo, guidato dal professore di storia d’arte moderna Francesco Federico Mancini che ha illustrato al pubblico la rappresentazione sacra a opera del pittore Francesco Providoni, più coinvolto nelle sacre rappresentazioni nel periodo di piena controriforma durante il quale la chiesa avverte l’esigenza di rivolgersi al popolo la cui fede comincia a vacillare a causa del diffondersi del protestantesimo. In questa rappresentazione “vi è raffigurato  – ha spiegato il professor Mancini – il ‘calvario’ verso la crocifissione di Cristo accompagnato nella sua ‘passio’ dalle sei sagome lignee precedentemente posizionate lungo la scala. Punto focale della composizione è rappresentato dal Cristo posizionato in modo baricentrico rispetto al resto della scena. Intorno a lui, le sagome della Vergine, di san Giovanni e della Maddalena. Nella rappresentazione posta in alto alla scala sacra si legge una forte tensione che cresce, un dramma che ascende partendo da sinistra per giungere a una mestizia che prosegue nel lato destro dovuta all’accertamento della morte di Cristo”.

Il secondo evento della giornata si è svolto nella sala consiliare della pinacoteca all’interno del palazzo neoclassico sede del Comune di Bevagna. L’incontro “I capolavori lignei di Bevagna” durante il quale la professoressa di storia della critica d’arte Cristina Galassi ha intrattenuto il pubblico illustrando le funzioni del “modello” ligneo nella storia prendendo come riferimento quello del santuario di Santa Maria delle Grazie, presente all’interno della pinacoteca. “I modelli – ha spiegato Galassi – servivano a correggere gli eventuali errori o misure sbagliate e, come nel Rinascimento, per convincere i committenti a realizzare le opere architettoniche”. Il sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa ha sottolineato l’importanza di eventi di questo genere grazie ai quali si possono promuovere le bellezze del territorio soprattutto in periodo particolare come questo vissuto dall’Umbria a causa dei recenti eventi sismici. “Occasione questa – ha detto il sindaco – per scoprire e riscoprire le nostre bellezze storico-artistiche meno conosciute, stimolare e attrarre i turisti a venire a visitare i nostri luoghi”.

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