A Doglio di Monte Castello di Vibio vince il romanticismo nel concorso fotografico

“Amore infinito”. E’ questo il titolo della fotografia vincitrice, fra le oltre cento partecipanti da tutta Italia, del concorso fotografico a Doglio, splendida frazione di Monte Castello di Vibio. La foto ritrae il dolce incontro fra una bambina e il suo cavallo ed è opera di Mario De Angelis.

amore infinitoRomano, 55 anni, agente di commercio, De Angelis coltiva la passione per la fotografia da anni: “nella foto c’è la mia nipotina Marta, eravamo ad un concorso di equitazione – spiega – L’ho chiamata ‘amore infinito’ perchè quel momento per me era l’essenza dell’amore tra un piccolo essere umano ed un enorme quadrupede. Il cavallo sembrava volerla baciare”. De Angelis era presente alla premiazione avvenuta nel centro di Doglio il 21 agosto assieme agli altri 4 premiati: Massimo Renzi (Roma) con “Il volto della desolata”, Cristina Corsi (Arezzo) con “Legame indissolubile”, Angelo Savelli (Marsciano, Perugia, unico umbro tra i vincitori) con “Le Falene”, Alessandro Rovelli (Milano) con “Blizzard”.

Il concorso “Emozioni” è nato nel 2010 da un’idea della professoressa Oriana Chiacchiera ed inizialmente si intitolava “Doglio e dintorni”, poi trasformatosi negli anni in “Emozioni”, proprio perchè – spiega la Chiacchiera – “il nostro intento è far partecipare fotoamatori che grazie all’arte della fotografia fissano per sempre un’emozione, un sentimento, un moto dell’anima”. Giunto quest’anno alla settima edizione, sta raccogliendo sempre più consensi, tanto che a parteciparvi non sono più solo umbri ma fotoamatori da tutta Italia. Nota di rilievo è la gratuità del concorso, resa possibile grazie ai tanti sponsor del territorio che sostenendo questa iniziativa culturale, contribuiscono anche alla valorizzazione del territorio e a far conoscere questo pezzo di Umbria al di fuori della regione. “L’intento del Comitato organizzatore – conclude Chiacchiera che ne è Presidente – è infatti anche quello di rendere visibile Doglio e Monte Castello di Vibio quanto più possibile, attraverso la cultura ed in particolare, l’arte della fotografia”.

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