A Orvieto monta la preoccupazione per i furti

ORVIETO – A Orvieto è scattato l’allarme furti. Tra episodi denunciati e un venti per cento di quelli non denunciati, crescono le segnalazioni di truffe e di ladri in appartamenti che sono riusciti a portare via soprattutto contanti e oggetti d’oro. Il sindaco Giuseppe Germani ha testimoniato al prefetto di Temi Paolo De Biagi lo stato di preoccupazione che circola nella comunità, con particolare riferimento alle periferie urbane di Orvieto ma anche alle zone limitrofe. Un colloquio “importante e franco”, riporta il Corriere dell’Umbria, nel corso del quale è stato assicurato che il problema della sicurezza è all’attenzione non solo del prefetto ma anche delle forze di polizia che stanno lavorando, come possono, per risolvere il problema. Una rappresentanza parteciperà martedì prossimo insieme al primo cittadino alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza nel corso della quale saranno valutate ulteriori azioni oltre a quelle già intraprese per contrastare il dilagare dei fenomeni che minacciano la sicurezza dei cittadini. “Orvieto – spiega Stefano Spagnoli, segretario nazionale della Consap, il sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – non è un’oasi felice, ma lo specchio della realtà nazionale inserita com’è in una provincia dove l’età media degli agenti di polizia è di 49 anni. Anzianità è anche sinonimo di esperienza e capacità di controllo del territorio. Paghiamo, tuttavia, lo scotto una realtà nazionale che vede 45.000 unità in meno e assenza di investimenti in sicurezza, personale, mezzi e tecnologia. Oggi le forze di polizia svolgono il triplo del lavoro e, di contro, hanno quasi la metà di risorse in organico oltre al fenomeno di un’immigrazione fuori controllo, hanno armi spuntate di fronte alle maglie larghe della giustizia e a scelte scellerate della politica. Sono ridotte a guardiani. Ciò che sta accadendo ad Orvieto, come in Italia, è frutto anche di una diffusa consapevolezza di essere impunibili da parte dei malviventi. Le telecamere di videosorveglianza che entreranno in funzione a breve, saranno un valido supporto dal punto di vista dell’ausilio investigativo ma non la soluzione. Quello che ferma i delinquenti è la legge e la certezza della pena e, questo, ad oggi non c’è”.

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