Assemblea legislativa, approvata a maggioranza la proposta di rassegnazione dei fondi Fse 2014/2020

PERUGIA – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza, con 12 voti a favore (Pd, SeR, Misto-Mdp, Misto-Liberi e Forti, Misto-Rp/Ic) e 4 astenuti (Lega, Misto-Fiorini per l’Umbria e M5S) la “Proposta di riassegnazione della riserva di efficacia dell’attuazione del Por Fse 2014-2020” presentata dalla Giunta.

GLI INTERVENTI
Il relatore di maggioranza ANDREA SMACCHI (Pd), illustrando l’atto in Aula, ha parlato di un documento che punta ad una “accelerazione dell’attuazione del programma e che risponde a fabbisogni di intervento qualitativamente e quantitativamente individuabili, e tali da richiedere un aumento delle risorse finanziarie oltre quelle attualmente disponibili. In particolare è stato deciso di mantenere le risorse stanziate nella priorità per promuovere l’uguaglianza tra uomini e donne; di accelerare l’attuazione del programma dell’asse occupazione per l’elevata capacità di spesa degli interventi; di puntare su assi di destinazione con fabbisogni di aumento degli stanziamenti chiaramente identificabili”.

CLAUDIO RICCI (Misto-Rp/Ic) ha annunciato il suo “voto favorevole perché, seppure di fronte ad un cambio di finalità, ci si muove comunque nel quadro dello sviluppo e dell’occupazione. Questo atto consente di utilizzare tutte le opportunità legate ai fondi strutturali dell’Unione Europea. Auspico sia un atto propedeutico sul quale la nuova amministrazione regionale dovrà riflettere rispetto al quadro strategico di programmazione”.

Il Presidente della Giunta FABIO PAPARELLI ha detto che “questo è un atto tecnico: tutte le risorse del Fse dedicato all’asse occupazione in realtà sono state impegnate e sono state spese, ma non ancora rendicontate. E questo perché le procedure dei programmi di politica attiva del lavoro hanno una loro complessità e una tempistica più lunga. Quindi questa rendicontazione andrà a cadere nel 2020. Per non perdere le premialità previste dai target raggiunti su tutti gli assi, le facciamo incidere su quelle cose che sono pronte e immediatamente rendicontabili. Questa rimodulazione consente di rendicontare le cose rendicontabili e spostare nel 2020 quelle che ancora non siamo sicuri che abbiano tutte le carte per essere rendicontate entro la fine dell’anno. Non c’è un solo euro che viene restituito all’Unione Europea e non c’è un solo euro di premialità che noi potremmo perdere sul Fondo sociale, sul Fesr o sul Psr”.

SCHEDA
La Proposta di RIASSEGNAZIONE DELLA RISERVA DI EFFICACIA DELL’ATTUAZIONE DEL POR FSE 2014-2020 è di 7,8 milioni di euro. Il Fondo Sociale Europeo prevede quattro assi: ‘occupazione’ con una dotazione finanziaria di 112milioni di euro; ‘inclusione sociale e lotta alla povertà’ con 52milioni; ‘istruzione e formazione’ con 55milioni; ‘capacità istituzionale e amministrativa’ con 9milioni; ‘assistenza tecnica’ con 9milioni. L’assegnazione delle risorse prevede che parte di queste non venga data inizialmente ma dopo una verifica a metà percorso, che è stata effettuata sui dati di fine 2018. Per il complesso del programma l’Umbria ha ottenuto un esito positivo. Ma nella valutazione di ogni singolo asse, l’esito positivo c’è stato per quattro su cinque: non su quello dedicato all’occupazione, al quale non può essere assegnata la quota di riserva. La quota di riserva non conservata dall’asse occupazione, pari a 7,8 milioni di euro, non è persa ma va assegnata agli altri assi, modificando entro il 24 ottobre il programma approvato dalla Commissione europea il 24 luglio scorso. L’accordo trovato dalla Regione Umbria con la Commissione europea e i Ministeri coinvolti prevede di sottrarre risorse dall’asse occupazione, e in particolare 6,4 milioni di euro dalla priorità ‘integrazione dei giovani nel mercato del lavoro’ e 1,4 milioni dalla priorità ‘adattamento lavoratori’. La RIALLOCAZIONE prevede 1,6 milioni di euro alla priorità ‘inclusione attiva’ dell’asse inclusione sociale; 2,7 milioni alla priorità ‘riduzione abbandono scolastico’, 3milioni a ‘miglioramento istruzione superiore’ e 500mila euro alla ‘formazione permanente’ dell’asse istruzione e formazione.