Assisi, concorso internazionale di Ceramica: Agustina Mara Bottoni prima classificata

ASSISI – Si è tenuta ad Assisi la premiazione di professionisti e studenti che hanno partecipato al concorso internazionale “Il segno del tempo”, bandito dalla Regione Umbria e dall’Associazione per il Disegno Industriale (Adi) nell’ambito del  progetto “Ceramica made in Umbria”, finalizzato alla promozione e al rilancio della ceramica locale partendo dalla tradizione secolare della sua arte decorativa. Prima classificata per la sezione professionisti Agustina Mara Bottoni, seguita da   Jessica Russo (seconda classificata) e da Paola Biancalana e Andrea Miscetti (terzi classificati), mentre la sezione studenti è stata vinta da Carla Pisano, seguita da Beatrice Marotta e  Giada Legnani (seconde classificate) e da  Elisabetta Cozzolino  e Adriana Liotta (terze classificate). Assegnate anche le menzioni speciali per la sezione studenti a Martina Gobbi e per i professionisti a Carlo Antonelli, Noemi Romano, Anna Paola Marinozzi, Lucia Massari, Niina Aalto, Chiara Capuano e Davide Mele. Al concorso, cui hanno partecipato oltre 150 tra professionisti e studenti italiani e stranieri, invita progettisti e designer, grafici e illustratori, artisti e ceramisti, sia a livello nazionale che internazionale, a reinterpretare la decorazione della maiolica artistica umbra, alla luce della sensibilità estetica contemporanea. Tra le diverse tecniche di decorazione della ceramica questo concorso si concentra in particolare sulla quella della maiolica. Dal Medioevo, passando attraverso l’epoca d’oro del Rinascimento – spiegano gli organizzatori -,   la decorazione della ceramica in Umbria ha raggiunto alti livelli di qualità artistica ed esecutiva e numerosi esemplari sono ammirati e conservati nei musei e nelle collezioni più importanti del mondo.

 

Il brand “Ceramica made in Umbria” si propone dunque come contenitore di progetti ed iniziative di innovazione per il settore della ceramica sia da parte di professionisti che di studenti e in questo quadro il ruolo del design dimostra una particolare capacità di sperimentazione per il recupero e la valorizzazione dell’artigianato.  I progetti selezionati potranno essere realizzati dai ceramisti umbri ed avranno la possibilità di entrare in produzione per il brand.

La cerimonia di premiazione si è tenuta a conclusione del workshop “Tradizione, innovazione e design per le imprese del futuro” in  cui tecnici ed esperti hanno affrontato le questioni attinenti a diversi aspetti del design, dall’innovazione per le micro-imprese, alla internazionalizzazione e agli strumenti di formazione e promo –  commercializzazione.  La giornata ha evidenziato come, soprattutto per certi settori, il designer diventa un elemento imprescindibile per aumentare le capacità delle imprese di penetrazione nei mercati. Nel corso del workshop, relativamente alle azioni di sostegno alle imprese, sono state inoltre anticipate alcune caratteristiche generali dei nuovi strumenti a disposizione,  tra cui i vouhcer per  servizi alle imprese che possono essere utilizzati per acquisire particolari figure professionali, nonché un corso post laurea presso l’Accademia Belle Arti di Perugia di alta formazione in Food-design che dovrebbe partire da marzo 2017.

Ad intervenire all’iniziativa Stefania Proietti,  Sindaco di Assisi; Edoardo Pompo Dirigente del Servizio Innovazione, ICT ed infrastrutture per le imprese della Regione Umbria su “L’innovazione per le micro-imprese”; Paolo Belardi, Direttore Accademia Belle Arti di Perugia,  su “QUID TUM: Il Design come luogo dell’innovazione”;  Francesco Paretti,  Designer,  su “Esperienze e applicazioni”;  Simona Finessi,  Direttore Platform – Architetture e Design, su “L’esperienza Platform Architecture and Design per l’internazionalizzazione”;  Mauro Agostini,  Direttore Sviluppumbria, su “I voucher per l’internazionalizzazione. Un altro strumento nella cassetta degli attrezzi”; Luigi Rossetti, Direttore Attività produttive. Lavoro, formazione Lavoro della Regione Umbria, su “Il designer come strumento di innovazione” e di Clarissa Sirci su “il concorso ‘Il segno del tempo’: dietro le quinte”.

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