Bastia Umbra, Renzini sul Piano Franchi: ≪i nodi vengono al pettine≫

BASTIA UMBRA – Dopo l’ultimo consiglio comunale che si è tenuto il 5 agosto, si torna a parlare del Piano Franchi. E ancora una volta a farlo è l’avvocato Renzini del gruppo misto. Il consigliere più volte ha sollevato nei confronti dell’iter del Piano critiche e criticità. Troppe volte -sostiene il consigliere- l’amministrazione comunale ha dato per imminente l’avvio dei lavori ≪invece ci troviamo ancora di fronte ad un’altra variante≫, ancora ci viene richiesta una ≪misura di sicurezza≫ che ≪blocca, nella sostanza, l’avvio dei lavori del sottopasso di via Firenze≫.
Ma a preoccupare il consigliere non sono solo i tempi ed i ritardi accumulati negli anni nei confronti di questo intervento urbanistico ma le risorse. Chi realizzerà -chiede la Renzini- le ultime richieste relative alla messa in sicurezza degli argini del Tescio considerando che i lavori insistono su un terreno di proprietà del Demanio e non sono “negli obblighi (economici) assunti dall’attuatore nei confronti del Comune?”
Lavori che impegnano una cifra per nulla trascurabile, si parla di mezzo milione di euro. Chi si accollerà l’onere dell’intervento richiesto dunque? L’ipotesi più plausibile, emersa -in qualche modo- anche durante la discussione in consiglio comunale, è che almeno in parte lo faccia la Regione. Ma -incalza la Renzini- ammesso che la Regione “sia disposta ad elargire una cifra pari a 300 mila euro chi si accollerebbe l’onere di saldare i restanti 200/300 mila euro necessari alla realizzazione dell’argine?”.
Infine, sull’avvio dei lavori tante volte dato per imminente la Renzini conclude richiamando ≪la conosciutissima favola di Esopo, in cui il pastorello burlone venne un giorno inghiottito dal lupo per aver troppe volte gridato per scherzo  “al lupo, al lupo!”≫.

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