Caos Umbra Acque, M5S: “Il sindaco riferisca in aula”

PERUGIA – Il sindaco Andrea Romizi deve riferire in consiglio comunale sullo stato di salute della società Umbra Acque. Lo chiede il gruppo consiliare del M5S a Palazzo dei Priori. “Ormai di un anno fa l’interrogazione del M5S sull’andamento del servizio idrico nella nostra città, sugli aumenti tariffari costanti e consistenti e sullo stato degli investimenti. E le risposte non sono state confortanti: a fronte di una tariffa in costante aumento, su cui ancora pesa la remunerazione del capitale che il referendum del 2011 abrogò e che fu subito reinserita sotto altre vesti, gli investimenti sono scarsi e le perdite di rete inaccettabili, arrivando a punte di oltre il 50%. Anche in tale settore come quello dei rifiuti non si comprende quale sia stato il vantaggio della presenza di un socio privato (nel caso di Umbra Acque parliamo di Acea) accanto ai comuni. Le risultanze economico-finanziarie nel settore dell’idrico come quello dei rifiuti dimostrano che se in questi servizi essenziali si fa profitto lo si fa con gli incrementi tariffari, che per il socio privato non vi è alcun rischio d’impresa e che nel contempo non abbiamo avuto il valore aggiunto in termini di investimenti”.

“Anzi, anche la manutenzione ordinaria e quella straordinaria delle reti fa acqua da tutte le parti. I danni conseguenti al nubifragio del 12 giugno lo dimostrano. Scavi continui danneggiano le nostre strade (con un ulteriore danno per la collettività) perché non c’è una reale programmazione degli interventi, ormai, si interviene, infatti, quasi esclusivamente in emergenza. Da qui l’ordine del giorno del M5S, con cui chiediamo innanzitutto che, dopo due anni e mezzo, finalmente, il Sindaco Romizi riferisca in Consiglio sullo stato della Società Umbra Acque (da tempo in crisi finanziaria), su quanto hanno pagato in questi anni i cittadini in termini di profitto non reinvestito, sullo stato degli investimenti, delle reti, delle manutenzioni e della depurazione, viste, peraltro, in questo ambito, le sanzioni comminate dall’Europa. Il Presidente di Umbra Acque, Gianluca Carini, nominato dal Sindaco Romizi e i consiglieri di nomina pubblica, nonostante obbligati da un Regolamento comunale, non hanno mai fatto il resoconto del loro operato in seno alla Società, né il Consiglio ha mai potuto discutere gli indirizzi dati ai rappresentanti del Comune in seno alla Società. Persistono gli inadempimenti da parte di Umbra Acque sul fronte dei canoni dovuti ai comuni sulle reti, che ammontano a milioni di euro e che, nonostante la crisi cronica di liquidità del bilancio comunale, l’Assessore Bertinelli non sta riscuotendo nella misura dovuta. Insomma, l’ennesima zona grigia nella gestione di un servizio essenziale per i cittadini, su cui occorre fare chiarezza e dare direttive precise a tutela dei cittadini e della qualità del servizio, che richiede di investire i ricavi nell’incremento della qualità, non per remunerare soggetti terzi. Con l’ordine del giorno il M5S impegna la Giunta anche a valutare il ritorno ad una gestione interamente pubblica e partecipata del servizio e chiede trasparenza su consulenze e fornitori. E’ di questi giorni la notizia di gravi disservizi provocati ai cittadini dall’utilizzo di un nuovo Software per la gestione di reclami e contatti degli utenti, che avrebbero mandato in tilt anche gli sportelli fisici. Vorremmo capire chi ha fornito tale Software (sarà Acea?) e a quale prezzo, se è stata fatta una gara in merito o la scelta è stata frutto della totale discrezionalità di chi gestisce la società. Per questo, abbiamo presentato una interrogazione urgente in merito”.

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