Case cantoniere, Smacchi (Pd): “Umbria sia parte attiva nel progetto di riuso per fini turistici”

PERUGIA – “L’Umbria sia parte attiva nel progetto di riutilizzo delle case cantoniere per l’accoglienza dei pellegrini”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) commenta l’accordo stipulato tra Governo, Anas e Demanio  per la riqualificazione e il riuso dei beni pubblici, a partire dalle case cantoniere dell’Anas, a supporto dei nuovi piani di valorizzazione turistico – culturali del territorio italiano.

“Vista la rilevanza dell’Umbria all’interno del panorama spirituale e dei sentieri religiosi italiani e vista la concomitanza dell’Anno Giubilare della Misericordia – ha detto Smacchi – è opportuno e necessario che la nostra Regione svolga un ruolo importante in questo ambito, con spirito d’iniziativa e capacità di visione, cercando di distinguersi anche nella prima fase del progetto pilota. Mettere a disposizione dell’accoglienza dei pellegrini strutture come le case cantoniere, ristrutturate e adeguate alle nuove esigenze, è una opportunità sul fronte turistico e mette a sistema beni al momento inutilizzati. In tutto il territorio nazionale si contano circa 1.200 immobili dismessi che potrebbero affiancare le strutture ricettive esistenti, potenziando l’offerta turistica nazionale e della nostra regione in particolare”.
“Il lavoro del Governo e dell’Anas – prosegue Smacchi – va nella direzione in cui anche la Regione Umbria sta lavorando. Proprio per intervenire sull’accoglienza low cost, settore fondamentale per l’offerta ricettiva, ho presentato una proposta di legge  che si innesta sul Testo unico in materia di turismo e che mira a “valorizzare la sentieristica religiosa e culturale e l’accoglienza definita ‘povera’, prevedendo standard qualitativi per le strutture e risorse finanziarie per la manutenzione dei sentieri”.

 

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