Castiglione del Lago, presentato il “Museo archeologico virtuale”

 CASTIGLIONE DEL LAGO – Si è tenuta questa mattina la presentazione della nuova realizzazione multimediale all’interno del Progetto TeCHe (Technologies for Cultural Heritage), a cura dell’Istituto Superiore “Rosselli-Rasetti” Polo Tecnologico Economico Professionale. Nell’anno scolastico 2016/2017 i ragazzi coordinati dal prof. Carlo Garzi, hanno sviluppato la “Ricostruzione virtuale della necropoli di Gioiella”: il titolo completo è “Il Museo Archeologico Virtuale, Scuola e Tecnologia al servizio della conoscenza storica: la ricostruzione virtuale della necropoli di Gioiella” ed è frutto della collaborazione fra Comune di Castiglione del Lago, Archeo Trasimeno e Istituto Superiore “Rosselli-Rasetti”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Sergio Batino Sindaco di Castiglione del Lago, Pietro Fiorentini Presidente Archeo Trasimeno e Eleonora Tesei Dirigente Scolastico Istituto Superiore Rosselli-Rasetti.
L’attività svolta nell’ambito del Progetto Didattico TeCHe è finalizzata alla valorizzazione/comunicazione del patrimonio archeologico relativo all’area intorno al Lago Trasimeno attraverso le moderne tecnologie visuali 3D.

Il progetto è stato avviato nell’anno scolastico 2014/2015 come esperienza di “Alternanza Scuola-Lavoro”, in collaborazione con il locale Antiquarium e con il patrocinio dell’allora Soprintendenza Archeologia dell’Umbria (ora SABAP Umbria). Il percorso ha individuato la propria priorità nella realizzazione di un itinerario formativo multidisciplinare e trasversale, improntato ad elaborare una sinergia creativa fra discipline tecnologico-scientifiche e materie umanistiche, in accordo, da un lato, con la necessità di valorizzare l’ancora poco conosciuto retaggio archeologico locale accentuandone il livello visuale-narrativo ed interattivo, anche in termini di attrattività turistica e ricaduta economica, mentre dall’altro generare un coinvolgimento diretto ed interesse tangibile verso tale eredità da parte delle giovani generazioni.

«La scuola incontra le istituzioni e le associazioni – ha spiegato la prof.ssa Tesei – per lavorare tutti insieme per la crescita di questo territorio. I ragazzi sono parte attiva e i veri protagonisti di questo bellissimo progetto. La notizia di pochi giorni fa è che il nostro istituto si è aggiudicato un importante premio nazionale al “Concorso Archeo Ciak” di Agrigento nella categoria miglior documentario con “G.A.M.E. Giochi e avventure per conoscere il mondo degli etruschi”». Nella motivazione si legge: “Scenari antichi e tecnologie digitali convivono in questo innovativo progetto didattico che sperimenta le potenzialità considerevoli della comunicazione virtuale del patrimonio culturale”.
«Partendo dall’applicazione di metodologie low-cost e softwares open source di survey 3D da immagini 2D (image based modeling tools) – ha spiegato il prof. Garzi – dal 2014-2015 sono stati realizzati supporti di fruizione interattiva come shortmovies narrativi, repliche virtuali 3D h-res esplorabili e manipolabili di manufatti archeologici, 3D digital cards, modellini a stampa 3D, ad integrazione del modus di visita tradizionale dei reperti fisicamente esposti all’Antiquarium, e seguendo il medesimo protocollo d’intervento ed elaborazione-dati le stesse attività sono proseguite in continuità anche in questo anno scolastico, implementando il “pacchetto di visita” nella prospettiva di una quanto più possibile democratica accessibilità del patrimonio culturale: per esempio la fruizione diffusa nel territorio e la fruizione da parte di categorie svantaggiate di utenza, come i soggetti colpiti da deficit visivo.
Pietro Fiorentini, presidente Arche Trasimeno ha introdotto la presentazione: «Credo che siano questi i momenti che meglio sintetizzano e dimostrano che se si lavora uniti, in rete e credendo in questi progetti i risultati arrivino e di elevato livello». Per la Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria il collaboratore dott. Stefano Spiganti ha portato i saluti del dott. Giovanni Altamore, funzionario archeologico della Sovrintendenza. Ha brevemente salutato i partecipanti alla presentazione anche il prof. Pedar W. Foss docente di archeologia alla DePauw University di Greencastle in Indiana che da diversi anni coordina e dirige una campagna di scavi nel territorio castiglionese.
Il prof. Garzi e poi gli studenti ha spiegato le motivazioni del Progetto TeCHe: «Da tre anni lavoriamo per dare interesse verso quello che abbiamo intorno. L’approccio dinamico e partecipativo al progetto ha indotto gli studenti a guadagnare consapevolezza, attraverso la flessibilità d’impiego del contenuto e del mezzo digitale, del racconto più antico della storia collettiva, stimolandoli a proporsi come protagonisti di un vero e proprio processo di trasferimento di conoscenze (ai compagni, agli amici, alle famiglie, alle istituzioni, ai visitatori) e filtri attivi della divulgazione di tali informazioni nel resto del tessuto comunitario d’appartenenza, con uno sguardo vivo e contemporaneo verso il passato, che arricchisce la percezione globale del territorio e co-crea nuovo valore condiviso. Altro aspetto importante è stato acquisire una metodologia di lavoro e posso dire con ottimi risultati: ora i ragazzi sanno “aggredire” un problema, osservare bene un reperto, creare una simulazione e posizionarlo in un ambiente virtuale». Il contesto archeologico scelto per questa esperienza è la necropoli etrusca ellenistica di Gioiella, scoperta nel 1973, allo stato attuale non più visitabile per motivi di stabilità. A prescindere dall’urgenza di interventi di preservazione di ciò che rimane in questa importante testimonianza storica del territorio, l’opera di trasposizione digitale 3D è l’unico modo che ne permette, ormai, un’effettiva forma di fruibilità. L’idea è dunque quella di accompagnare i visitatori, anche i bambini, in una esplorazione virtuale durante la quale, attraverso fonti d’informazione testuali, audio e video disseminate lungo il percorso, potranno raccogliere gradualmente notizie sul sito specifico e sulla civiltà etrusca, prima di cimentarsi in una sequenza di quiz e giochi, al termine dei quali riceveranno un “premio”. Sono intervenuti gli archeologi Walter Pagnotta e Sabrina Batino che hanno costantemente supportato il lavoro tecnologico.

Il sindaco Sergio Batino ha concluso la giornata: «Prendo l’impegno ufficiale di attrezzare, entro il 2017, Palazzo della Corgna con la tecnologia che consentirà di far “girare” tutti i lavori che avete realizzato. A breve libereremo l’intero primo piano del palazzo dagli uffici comunali. Ma io voglio sottolineare una cosa importante: anni fa avevamo a Castiglione una piccola scuola, in stato di grande difficoltà che con il grande lavoro della dirigente Tesei ma anche con la costante collaborazione dell’Amministrazione comunale è diventata una scuola di “serie A”, in grado di formare ad alti livelli i nostri studenti, di essere autorevole e di saper attrarre anche ragazzi da altri territori. Voglio ricordare che anni fa avevamo gli armadi e gli scantinati colmi di reperti archeologici abbandonati, che a volte venivano rubati nell’indifferenza di tutti. Poi è nato l’Archeo Trasimeno che ha progettato il nostro Antiquarium sempre con il supporto del Comune. Ritengo che il Comune è stato il “giardiniere” di questi fiori, diventando interlocutore della scuola e di tanti volontari appassionati».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.