Città di Castello, consiglio comunale: interrogazione di Tavernelli e Minciotti sul Torrione
CITTA’ DI CASTELLO – Il Torrione è al centro di un’interrogazione dei consiglieri comunali del PD Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli discussa nella seduta di lunedì 24 giugno 2019: “il documento tendeva a verificare se il locale fosse in regola con le autorizzazioni relative sia all’attività museale legata a mostre e convegni culturali, sia alle vigenti leggi che regolano gli eventi di pubblico spettacolo; se tali autorizzazioni, prevedono, orari di chiusura, o abbattimento dei rumore dopo le 24, il tetto degli accessi massimi e i meccanismi con cui vengono calcolati. E’ accaduto che il Torrione protraendo l’attività nelle ore piccole della notte quasi fino al mattino, ha arrecato disturbo oltre gli orari consenti per legge”. Da qui la richiesta di informazioni tra le quali se “è previsto un monitoraggio da parte del servizio di pubblica sicurezza, carabinieri in collaborazione con i vigili urbani, anche attraverso sistemi digitali di videosorveglianza interna ed esterna e se non si ritenga opportuno procedere alle autorizzazioni per eventi speciali, previo utilizzo del parcheggio dell’area ex Sogema (zona centro commerciale via della Robbia) a soli 200 metri di distanza, evitando l’utilizzo improprio dei parcheggi riservati ai residenti o addirittura determinare la congestione e blocco della normale circolazione, situazione di estrema pericolosità in caso di accesso a mezzi di soccorso”. Minciotti ha illustrato l’interrogazione partendo dal fatto che “Il Torrione da anni risulta riqualificato con grande qualità, restituendo alla città, un contesto e un contenitore molto adatto per attività culturali” ma si chiedono se “il pubblico spettacolo nell’autorizzazione rilasciata non svolga un ruolo accessorio. Quando invece, l’attività di spettacolo, musica e intrattenimento, non risulti accessoria, ma prevalente, con l’allestimento di specifiche sale, allestimenti scenici, dove è previsto anche l’ingresso a pagamento, richiamando un pubblico più ampio al quale ci si rivolge normalmente, tornano obbligatorie le autorizzazioni di pubblico spettacolo, da rilasciare secondo precise indicazioni attraverso la valutazione del piano e progetti sulla sicurezza, sistemi di soccorso elettrico in linea, video sorveglianza, presenza di personale sanitario e altro con adeguata preparazione e formazione”. Riccardo Carletti, assessore al Turismo e Commercio, ha risposto che “i locali sono stati autorizzati per il pubblico spettacolo e somministrazione con alcune prescrizioni. Nel 2018 alcune manifestazioni autorizzate hanno riguardato diverse iniziative mentre altre si sono svolte senza la richiesta di autorizzazione. Dalla Polizia Municipale inoltre precisa che ci sono stati interventi insieme a Carabinieri e Polizia, l’ultimo tra il 9 e 10 marzo in cui sono stati identificati gli organizzatori e chi somministrava le domande, il conta presenze e sono state contestate alcune violazioni. Sono periodici verifiche e controlli sulla cosiddetta movida tifernate per la sicurezza urbana e l’emissione di rumore. Non sono presenti telecamere per un monitoraggio più puntuale e la presenza dei Vigili termina alle 19.30. Naturalmente c’è il riferimento sempre attivo delle forze dell’ordine”. “La problematica esiste” ha aggiunto Carletti “C’è chi fa un uso sbagliato dei locali e supera il numero previsto di presenze autorizzate. Dobbiamo sensibilizzare i ragazzi e auto derogarsi sull’afflusso può costare caro. Il Torrione è una sede privilegiata per i più giovani e riconosciamo lo sforzo compiuto dal proprietario per farne un bene culturale al servizio della città”. Nella replica Tavernelli si è detto soddisfatto ed ha aggiunto che interrogazione nasce “dalla principale preoccupazione, oltre che per il rumore che potrebbe giustamente infastidire i residenti limitrofi al locale, della sicurezza e incolumità delle persone. La necessità di tutelare la quiete oltre che la sicurezza pubblica dai rumori e schiamazzi notturni, dai fenomeni acustici derivanti dalle attività di alcuni locali inseriti in contesti residenziali popolati, ha richiamato la nostra attenzione, relativamente alla verifica del rispetto delle norme vigenti. Il Torrione è una struttura di valore e va tutelata anche a fronte dell’investimento di recupero che ha fatto il proprietario”.