Città di Castello, modificato il regolamento di commissione edilizia

CITTA’ DI CASTELLO – Approvato l’adeguamento alla legge regionale del regolamento della commissione edilizia di Città di Castello. La decisione è stata assunta dalla maggioranza (Pd, Psi e La Sinistra) più Movimento Cinque Stelle, con l’astensione di Tiferno Insieme e Lega e il voto contrario di Castello Cambia, nella seduta di lunedì 7 maggio. “Precedute da un ampio dibattito in commissione e in consiglio, le modifiche verranno introdotto nel rinnovo dell’organismo, il cui mandato è terminato” ha detto l’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini, presentando la nuova redazione degli articoli 12,13,14,15. “Si chiarisce che cosa sia la commissione tecnica, che nella prima seduta dovrà darsi delle linee di indirizzo e di comportamento che diventano ripetitive. La presenza del dirigente è possibile perché responsabile del procedimento. Ci saranno poi come esperti un geometra, un ingegnere, un geologo, un architetto e un agronomo. Gli ordini professionali indicheranno le terne, da cui si nominerà un titolare e un sostituto, due esperti in beni ambientali saranno desunti dall’elenco regionale. Viene anche rivisto il funzionamento della commissione a cui non possono partecipare i consiglieri comunali e i componenti devo essere avulsi dal lavoro alle dipendenze di enti pubblici o partecipate pubbliche”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, è intervenuta per dire che “il recepimento della norma regionale del 2011 c’è, anche se adeguiamo nel 2018. Le modifiche sono in linea con la legge, salvo un punto: rimane la presenza dei tecnici come non componenti. Non sono d’accordo perché la figura del dirigente è una e trina. Può partecipare o può delegare, c’è il segretario verbalizzante e il relatore. C’è una forte presenza dei dirigenti mentre dovrebbe essere tecnico, svincolato dalla macchina comunale. Chiediamo di presentare in consiglio le linee guida e prima di procedere al rinnovo di conoscere i curricula dei candidati e di condividere i criteri di scelta”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha sottolineato che “il regolamento è frutto del confronto in commissione e recepisce di massima tutte le indicazioni di Castello Cambia. La presenza dei consiglieri comunali non è possibile. E’ possibile la presenza del diretto interessato fino alla discussione. Le terne dovranno essere scelte con il criterio della meritocrazia. Le pratiche vengono istruite dagli Uffici e il dirigente che segue la pratica, senza diritto di voto, ha il quadro della situazione e dovrà firmarla, anche scostandosi dall’indicazione dell’organismo. Le modifiche vanno nel senso della legge regionale”. Nella replica la Cestini ha sottolineato che “il dirigente è necessario per un’esigenza organizzativa che altrimenti lo porterebbe a ricostruire ogni volta l’iter decisionale della commissione, dal momento che a lui spetta la firma sul procedimento. E’ importante che non voti sbilanciando il pronunciamento ma essere presenti sì”. Nelle dichiarazioni di voto, Marco Gasperi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, ha detto che “se i consiglieri non ci devono essere perché così dice la legge, allora la stessa legge dice che non deve esserci neanche il dirigente. Non facciamo due pesi e due misure. Altrimenti voterò contro”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha definito il regolamento “molto convincente. Sono state recepite le normative. Forse c’è stato qualche ritardo della Giunta regionale. I nostri Uffici hanno agito velocemente. Il nuovo regolamento è simile al vecchio. Solo piccole migliorie. Molto valida è al commissione formata da tecnici preparati e indicati dagli Ordini, esterna alla politica, autonoma. Voteremo sì”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha proposto “di delegare i consiglieri che vogliamo partecipare”.

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