Città di Castello, torna l’acqua ma non si placa la polemica

CITTA’ DI CASTELLO – Si è risolta l’emergenza idrica che ieri ha riguardato il centro storico di Città di Castello. I tecnici di Umbra Acque hanno lavorato tutta la notte e questa mattina la situazione è tornata alla normalità. Di certo però i tifernati hanno passato un brutto quarto d’ora, rimanendo a secco per più di un giorno. I quartieri interessati dalla mancanza di acqua sono stati Rignaldello, Casella, villaggio musicale, Pescidoro, via Aretina zona Polizia stradale e nella zona della stazione ferroviaria. In tutte queste zone rubinetti a secco dalle 18,30 di giovedì.

Il guasto che ha originato questa situazione era serio e ha costretto i tecnici ad interrompere l’erogazione. Centralino di Umbra Acque poi mandato in tilt dal disagio e dalla rabbia dei tifernati. Così ieri è arrivata anche l’autobotte per approvvigionare la città. Tanti i disagi, anche nelle attività commerciali o negli uffici pubblici. Duro l’intervento in questo senso dell’assessore all’Ambiente Massimo Massetti che ha chiesto un incontro ufficiale con il Cda di Umbra Acque. “L’incontro è necessario per due motivi: fare il punto sulle novità di carattere procedurale dl servizio che hanno ricaduta direttamente sugli utenti del territorio, alla luce della recente riorganizzazione che Umbra Acque ha avviato. Secondo motivo da affrontare: la mancata erogazione dell’acqua in molte zone della città. L’azienda aveva diramato una nota in cui spiegava che tale manovra era stata effettuata “per consentire interventi urgenti di manutenzione straordinaria sulle condotte idriche”.

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