Elezioni Castiglione del Lago, Mdp: “Il Pd non si chiuda”

CASTIGLIONE DEL LAGO – Il Pd, a Castiglione del Lago, marcia verso le primarie. In realtà lasciando qualche malumore nel centrosinistra, con il coordinatore dell’area del Trasimeno per Mdp, Fiorello Primi, che rilancia e chiede di abbandonare sterili discussioni per una seria analisi e un serio progetto.

“Le elezioni amministrative, insieme a quelle europee – dice Primi – si avvicinano e il PD e tutta la sinistra italiana sono come bloccate all’interno di una bolla di sapone. Una bolla dove si respira a fatica e dove i contatti con il mondo esterno sono sempre più rarefatti e improbabili. Anche a Castiglione del Lago, e nel Trasimeno in generale, tutto si svolge in una asfittica discussione interna sulle candidature a Sindaco senza, almeno così sembra , che ci si renda conto della possibilità molto concreta di perdere diversi comuni. Specie a Castiglione del Lago dove si voterà con il doppio turno il destino, se le cose non cambieranno nelle prossime settimane, sembrerebbe segnato”.

“Infatti, se si tiene conto dei numeri – prosegue – una coalizione guidata dal PD, nel caso non scontato di accordo con la sinistra e con ciò che rimane di Progetto Democratico, non dovrebbe superare il 40-42 %. Quindi in un probabilissimo secondo turno dove ci sarà una chiamata a un “tutti contro il PD e la sinistra”, per una discontinuità che potrebbe poi coinvolgere tutta la regione Umbria, la conquista del Comune appare molto incerta. Cosa fare? Per prima cosa il PD dovrebbe presentare alcune idee guida per lo sviluppo dell’area e di Castiglione del lago sulle quali aprire, subito, un confronto serrato con i potenziali alleati rendendosi anche disponibili a modificare alcune decisioni prese dalla precedente amministrazione e a mettersi anche in forte critica con la “disattenzione” della regione nei confronti del Trasimeno. Purtroppo, con la prima uscita fatta a Castiglione del Lago per la presentazione dei candidati alle primarie, non c’è stato alcun cenno a tutto ciò. Anzi è sembrato un ragionamento tutto interno finalizzato a calmierare fibrillazioni e contrasti”.

“Per non ripetere lo stesso errore commesso alle ultime elezioni politiche, quando Renzi ha escluso qualsiasi contatto con l M5S consegnandolo nelle mani della Lega, mi parrebbe più che logico proporre un confronto al M5S locale su alcuni temi strategici per lo sviluppo dell’area e di Castiglione del Lago. Portare cioè allo scoperto il M5S locale per capire se ci possono essere i margini per un’intesa programmatica per i prossimi 5 anni.
Non è in alcun modo possibile mettere in piedi una coalizione con un programma e una impostazione già preconfezionati senza aprire una discussione vera su cose che invece possono essere “discutibili”. Una volta condivise le linee programmatiche sarebbe estremamente utile aprire un confronto con le componenti sociali e del volontariato per acquisire suggerimenti e proposte”.

“La stessa scelta del/della candidato/a a Sindaco, a parte il caso castiglionese dove il PD ha deciso da solo cosa fare, dovrà essere condivisa tra i contraenti del contratto di programma che dovrà essere sottoscritto da chi rappresenterà, a qualsiasi titolo, la possibile coalizione alle elezioni. Un percorso, apparentemente semplice, che potrà essere praticato solo se il PD, a livello di area, sarà disponibile a rimettersi in discussione e ad aprire la discussione al contributo di tutte le parti politiche e sociali che vorranno condividere un progetto comune e una visione condivisa del modello di sviluppo da qui ai prossimi 10 anni”.

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