Energia da fonti rinnovabili, la Regione: “Il regolamento si può aggiornare”

“Il regolamento regionale che dal 2011 definisce le procedure per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed individua le aree e i siti non idonei all’installazione di specifiche tipologie di impianti ha dato risultati positivi, ma c’è comunque la disponibilità della Regione Umbria ad aggiornarlo”: lo ha affermato l’assessore regionale Silvano Rometti nel corso della riunione con sindaci e assessori dell’Orvietano in cui sono state approfondite le tematiche territoriali e ambientali e le ricadute sociali derivanti dalla realizzazione sul territorio di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

All’incontro – riferisce un comunicato della Regione – hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni di Orvieto, Parrano, Castel Giorgio, Ficulle, Montegabbione, Fabro, Monteleone d’Orvieto, Castel Viscardo, Allerona e Stroncone; presenti, inoltre, il presidente dell’Anci (Associazione nazionale Comuni) Umbria e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, e il sindaco di Marsciano, Alfio Todini.

Si è convenuto, sulla base delle esperienze maturate direttamente sul territorio, sulla necessità di procedere ad una revisione della regolamentazione attuale, che tenga conto dei reali fabbisogni energetici del territorio, delle possibili interferenze degli impianti con i centri abitati e che preveda interventi di compensazione territoriale e sociale, in modo da garantire la concreta sostenibilità degli interventi.
Rometti ha sottolineato che i due impianti a biomasse di cui è prevista la realizzazione nell’Orvietano “non sono ricompresi nel regolamento, poiché il loro insediamento è previsto in aree destinate ad attività produttive”.

“Anche sulla base del mutato quadro degli incentivi economici, tenendo conto delle esperienze e delle situazioni di conflitto emerse in questi tre anni e mezzo di attuazione del regolamento – ha concluso Rometti – la Regione è concorde con i Comuni sulla necessità difare una valutazione per giungere ad un aggiornamento condiviso della regolamentazione del 2011”.

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