Europa, il consiglio regionale si trasforma per un giorno nel Parlamento europeo

PERUGIA – Consiglio regionale invaso dai giovani lunedì mattina per il GA – DAY, una simulazione del Parlamento europeo dei giovani, che si sta svolgendo nell’aula di Palazzo Cesaroni. Un’iniziativa importante, posta all’interno del progetto “l’Europa da scuola a scuola”, promosso per il 2015 – 2016 dall’Assemblea legislativa, in collaborazione con gli istituti scolastici della regione. L’obiettivo di tale evento è quello di favorire percorsi di democrazia rappresentativa e partecipazione giovanile, attraverso processi di partecipazione democratica ed esercizi di ruolo, per lo sviluppo di una coscienza comune di appartenenza europea.

Protagonisti gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore scientifico e tecnico di Orvieto, che hanno realizzato un progetto in collaborazione con l’associazione Parlamento europeo dei giovani, promosso dall’Assemblea legislativa dell’Umbria con le attività del Servizio Comunicazione – Servizio educazione alla cittadinanza. Nell’Aula di Palazzo Cesaroni, gli studenti hanno discusso, alternando l’uso della lingua italiana a fluide esposizioni in lingua inglese, tre proposte di risoluzione riguardanti tematiche individuate dalla Commissione per le politiche europee: cambiamento del clima, diritti umani di migranti e richiedenti asilo, adozioni per le coppie di fatto, eteroaffettive e omoaffettive, e per i single. Tutte approvate a maggioranza, non senza un dibattito profondo e partecipato, nel pieno rispetto di regole e tempi.

parlamento europeo porziLa seduta è stata diretta, condotta e animata dai giovani, “protagonisti non del nostro futuro ma del nostro presente” ha detto la presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi nel porgere loro il saluto delle istituzioni.  La prima proposta di risoluzione ha interessato il cambiamento del clima, “una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per le società umane e per il pianeta” è stato detto, e consiste nella installazione entro il 2030 di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e riscaldamento in tutti gli edifici pubblici; affiancamento di centrali di produzione elettrica da fonti rinnovabili a quelle che utilizzano combustibili fossili; borse di studio europee per la ricerca sulle rinnovabili; promozione dello sviluppo di centrali nucleari di quarta generazione; definizione di un calendario che porti alla totale sostituzione delle fonti energetiche; integrazione dei fondi statali con quelli di soggetti privati e istituzioni finanziarie nazionali e internazionali. Nel dibattito sono stati contestati alcuni punti riguardo la fattibilità delle proposte e sono emerse perplessità circa l’utilizzo del nucleare. La proposta è stata accolta con 16 voti favorevoli e 12 contrari, nessun astenuto.

La seconda proposta ha riguardato i diritti umani, a fronte delle difficoltà che gli Stati membri incontrano nella gestione del flusso dei richiedenti asilo che entrano nella Ue. Viene deplorato il fatto che l’Ue abbia investito milioni di euro per prevenire l’ingresso dei migranti; si ritiene necessaria una via legale e sicura d’ingresso in Europa; gli hot spot devono occuparsi non solo del rilascio dei documenti di riconoscimento, ma anche valutare disponibilità di lavoro e accoglienza nei diversi Paesi, esigenza di ricongiungimento familiare; no alla sospensione del trattato di Schengen da parte di alcuni Paesi, ritenendolo un passo pericoloso verso la disgregazione dell’Unione europea; indispensabile il raggiungimento di una politica comune non solo riguardo all’immigrazione ma anche nelle relazioni internazionali; rifiuto dell’idea di una “fortezza Europa” che si pone in una posizione di difesa piuttosto che di accoglienza, dimostrando di ritenere la mobilità cosmopolita un valore solo per gli occidentali. Esprime, infine, la speranza che l’Europa torni al suo ruolo di protagonista nella promozione di quei valori che ne hanno ispirato la fondazione e che sono la garanzia del rispetto dei diritti umani. Proposta approvata a maggioranza con 23 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti.

La terza proposta di risoluzione rispecchia il tema che angustia in questi giorni anche il Parlamento italiano, alle prese con la discussione sulla proposta di legge delle unioni civili, trattando di adozioni e della necessità di dare una famiglia agli orfani e ai bambini abbandonati, che spesso si scontrano con le barriere burocratiche e con le diverse legislazioni. Si auspica la realizzazione di una legislazione comune europea che consenta il riconoscimento delle coppie di fatto e la possibilità da parte di queste ultime di adottare; esprime la necessità di estendere l’accesso alle adozioni a coppie di fatto, eteroaffettive e omoaffettive, e a single, pur tenendo saldi i restanti criteri di valutazione della capacità adottiva; abolizione di qualsiasi limitazione dell’esercizio del diritto all’adozione che non costituisca pericolo per la pubblica sicurezza e per la tutela dei diritti del bambino e dei terzi; matrimonio non più necessario per le adozioni; necessità di considerare con maggiore attenzione il livello qualitativo di chi fa domanda di adozione, in riferimento soprattutto all’aspetto psicologico, socioaffettivo ed economico, piuttosto che creare distinzioni di genere, numero e orientamento sessuale; infine, ritiene necessario riconoscere la possibilità di vivere desideri, affetti, progetti di vita e genitorialità senza bisogno di nascondersi o temere di subire discriminazioni e aggressioni. Anche in questo caso, l’Aula si è divisa sulle direttrici della proposta: 12 voti a favore delle adozioni a tutte le coppie, 10 contrari e 6 astenuti. Molti interventi hanno difeso la famiglia tradizionale formata da mamma e papà, ma la maggioranza ha “sdoganato” la libertà di accesso all’adozione di famiglie anche composte da coppie eteroaffettive e omoaffettive, due termini destinati a sostituire quelli attualmente in uso.

Al termine dei lavori, il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Valerio Mancini ha premiato gli studenti che sono stati riconosciuti autori dei più efficaci interventi in Aula: Gabriella Federici, Aurora Mostarda, Nicola Biancalana, Naomi Virgilio; attribuito un premio anche alla commissione studentesca che è risultata più efficace nell’esposizione delle tematiche di propria competenza, la commissione che si è occupata del clima.

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