Famiglia e minori, il magistrato Matteini: “Costruire rete efficace”

PERUGIA – “La Regione Umbria ha assegnato 200mila euro alle Aziende Usl per potenziare le attività delle equipe multidisciplinari di valutazione delle capacità genitoriali nei procedimenti di carattere giurisdizionale, abbattere le liste di attesa in questo delicato settore e aumentare la tutela dei diritti dei minori e la promozione della loro salute psicofisica”.

Lo ha reso noto Luca Barberini, Assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, in apertura dei lavori del seminario d’avvio del progetto formativo “La tutela dei minori nel rapporto tra sistema sociale, socio-sanitario, sanitario e  giustizia”, percorso interistituzionale nato nell’ambito del “Tavolo Integrato di confronto permanente su Famiglia e Minori”, attivato dal Presidente della Corte d’Appello di Perugia nel settembre del 2016, inserito dalla Regione Umbria nel Piano formativo socio sanitario regionale 2016 ed affidato per la realizzazione alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

“Il corso di formazione voluto dal Tavolo Integrato di confronto permanente su Famiglia e Minori e dalla Regione Umbria – ha sottolineato Claudia Matteini, Consigliere della Corte d’Appello e coordinatore del Tavolo interistituzionale Minori e Famiglia – parte oggi a Villa Umbra affrontando un tema centrale, concernente la valutazione delle competenze genitoriali. Essere genitori oggi è difficile. Nell’ambito della crisi familiare si è portati a mettere più in evidenza i problemi della coppia e meno il ruolo fondamentale dell’essere genitori, demandando molto spesso al Giudice la soluzione. E’ dunque opportuno confrontarsi con altre figure professionali per poter cogliere la soluzione migliore. Oggi non si conclude il lavoro portato avanti da mesi dal Tavolo ma inizia un importante percorso che il Tavolo dovrà continuare a portare avanti per costruire una rete territoriale efficiente ed efficace a tutela del minore”.

Il Tavolo è composto da delegati dei seguenti organismi: Corte di Appello di Perugia, Tribunale di Perugia, Tribunale di Terni, Tribunale per i Minorenni dell’Umbria, Procura della Repubblica presso il Tribunale di  Perugia, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni, Regione Umbria – Direzione  Salute, Welfare, Usl Umbria 1, Usl Umbria 2, Ordine degli Assistenti Sociali dell’Umbria, Ordine degli Avvocati di Perugia, Ordine degli Psicologi dell’Umbria.

Obiettivo generale del progetto formativo è quello di creare le condizioni affinché i professionisti dei sistemi Sociale, Socio-sanitario, Sanitario e Giustizia possano confrontarsi, condividere e adottare linguaggio e prassi di lavoro comuni nell’ambito della tutela del minore, e più in particolare nella valutazione della competenza genitoriale.

“La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica – ha affermato Alberto Naticchioni portando i suoi saluti ai numerosi partecipanti – è stata chiamata a realizzare un percorso formativo di estrema importanza per la comunità umbra. Il progetto ‘La tutela dei minori’ prevede un seminario iniziale, un percorso formativo strutturato all’interno di un Cantiere ed un seminario finale. Il Cantiere proseguirà e si svilupperà su due dimensioni correlate: clinica ed organizzativa, nell’arco di 6 giornate, da ottobre a dicembre. Si conferma così l’impegno della Scuola nell’ambito sociale, collaborando strettamente con l’Assessorato e il Servizio regionale preposto”.

Il seminario d’avvio intitolato “La valutazione delle competenze genitoriali nella tutela del minore”  e programmato per oggi, 13 settembre, dalle ore 9 alle ore 17, presso la sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, ha registrato oltre 120 adesioni. Ha portato il suo saluto anche Antonella Duchini, Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Perugia, evidenziando la necessità di fare sempre più rete tra gli attori coinvolti nella tutela dei minori, operando un cambio culturale.

Nel corso della mattinata sono intervenuti Melita Cavallo, Magistrato e Presidente emerito del Tribunale dei Minori di Roma, Maria Giovanna Ruo, Avvocato e Presidente Associazione Cammino, Teresa Bertotti, Docente presso l’Università Bicocca di Milano, Dino Mazzei, Psicologo-psicoterapeuta e Direttore dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena. Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda sul tema “La tutela dei minori nel rapporto tra sistemi in Umbria. Riflessioni sugli attuali assetti operativi ed organizzativi e sulle necessità di trasformazione”. “In Umbria – ha spiegato Barberini – è massima l’attenzione ai minori e i loro diritti, soprattutto verso quanti vivono in contesti di particolare fragilità. Negli ultimi mesi, partendo da una situazione di inadeguatezza rispetto ai bisogni e con un notevole scarto in avanti rispetto al passato, sono state fatte scelte importanti per dare risposte più idonee e omogenee, con l’investimento di risorse specifiche e l’avvio di percorsi innovativi, strutturati e condivisi, anche attraverso un dialogo costante e una rinnovata sinergia con la magistratura e con tutti i soggetti istituzionali impegnati in questo ambito. Tutto ciò – ha sottolineato l’assessore – ha portato la Regione Umbria ad essere tra gli attori principali del ‘Tavolo integrato di confronto permanente su famiglia e minori’, promosso dalla Corte d’Appello di Perugia, al potenziamento di istituti come la mediazione familiare e l’assistenza domiciliare ai minori in contesti difficili e alla definizione di un nuovo Regolamento regionale in materia di servizi residenziali per minorenni”.

Riguardo il rafforzamento delle equipe di valutazione delle capacità genitoriali, l’Assessore Barberini ha evidenziato, in particolare, che “negli ultimi tre anni, sono state circa 400 le richieste di valutazione pervenute dal Tribunale per i minorenni e da quello ordinario” e spiegato che “si tratta di un lavoro molto complesso, sollecitato dagli operatori della giustizia per un corretto orientamento nelle situazioni che coinvolgono minori  e condotto da team specializzati attivati dalle Usl e composti da assistenti sociali, psicologi e psichiatri, che comporta un’analisi approfondita e globale delle competenze genitoriali, del sistema familiare e della relazione tra genitori e figli, al temine del quale vengono indicate ipotesi di recuperabilità o meno della capacità genitoriale, con eventuali interventi di sostegno clinico e sociale”.

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