Foligno, ricordato il sindaco Lazzaroni, Mismetti: “Figura importante per la città”

FOLIGNO – Cerimonia in Consiglio comunale, oggi pomeriggio, per ricordare la figura di Giovanni Lazzaroni, sindaco di Foligno dal 1962 al 1964, scomparso dieci anni fa. Alla cerimonia hanno preso parte diverse autorità ed erano presenti anche i familiari di Lazzaroni, i figli Paolo e Vincenzo e le nipoti Elena e Alessandra, quest’ultima consigliere comunale eletta tra le fila del Pd.

“Abbiamo voluto ricordare il prof. Lazzaroni – ha detto il sindaco Nando Mismetti – per mantenere viva la memoria di quanti hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia della nostra città”.

“Giovanni Lazzaroni – ha ricordato Mismetti nel suo intervento – nacque a Nola, in provincia di Napoli, nel 1916. Proveniente da una famiglia antifascista, nel 1939 fu costretto alle armi e inviato in guerra sul fronte iugoslavo. Subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, abbandonò l’Esercito e si schierò con i partigiani.
Finita la guerra, nel 1949 si trasferì a Foligno come docente di storia e filosofia al Liceo Classico ‘Frezzi’.
Iscritto al Partito Comunista Italiano, Lazzaroni è stato assessore all’istruzione e alla cultura dal 1956 al 1962. Nel corso del suo incarico, inaugurò la mostra per i 100 anni dell’Unità d’Italia e numerosi edifici scolastici, fra cui la scuola elementare di Pale e la scuola materna comunale ‘Garibaldi’. Nel 1962 divenne sindaco della città, subentrando a Italo Fittaioli, primo sindaco della Foligno liberata, che si era dimesso per motivi di salute. Durante il suo mandato, fu redatto e approvato il primo Piano Regolatore Generale della città e iniziarono i lavori per la deviazione della Flaminia, voluti per garantire una viabilità più sicura. Successivamente divenne capogruppo del Partito Comunista, stando all’opposizione fino al 1970, anno in cui fu di nuovo eletto in Consiglio comunale. Poco dopo, con l’avvento delle Regioni, venne eletto consigliere regionale e si dimise dall’incarico in Comune, divenendo assessore regionale alla cultura nella prima legislatura regionale, guidata da Pietro Conti. Nei cinque anni in Regione si impegnò molto per arrivare all’approvazione di importanti leggi per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali nel territorio regionale. Nel 1976 fu nominato presidente del “Comitato di controllo sugli atti degli enti locali” e alla fine del mandato regionale tornò all’insegnamento al Liceo Classico di Foligno.Con il rinnovamento interno al Partito Comunista folignate, chiuse con la politica e tornò a dedicarsi esclusivamente alla scuola, la sua vera passione. Sotto l’illustre prof. Lazzaroni – ha detto ancora Mismetti – sono passate diverse generazioni di folignati, tra cui figure importanti come Claudio Petruccioli, presidente del Consiglio di amministrazione della Rai, e Antonio Baldassarre, presidente della Corte Costituzionale, che in una recente intervista al settimanale “L’Espresso” ha ricordato affettuosamente il mitico prof. Lazzaroni e i suoi fondamentali insegnamenti di storia, di filosofia e di vita. La nostra città deve molto al professor Lazzaroni, uomo, politico e docente onesto e preparato, e oggi abbiamo voluto ricordarne la storia e l’impegno perché siano da esempio per le nuove generazioni”.

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